Primi dieci giorni di scuola senza mensa: "Il Comune si faccia carico della copertura del servizio"
Riceviamo e pubblichiamo la lettera di Fabrizio Biolè, consigliere dell'istituto “Andrea Paglieri" e presidente della Consulta della Famiglia della città di FossanoRiceviamo e pubblichiamo.
Gentile Sindaco Tallone, gentile Giunta Comunale,
intendo con la presente, in qualità di Consigliere di Istituto della scuola “Andrea Paglieri” - oltre che Presidente della Consulta della Famiglia di Codesto Comune -, sottoporvi una problematica piuttosto critica e urgente riguardante numerose famiglie fossanesi in questi giorni di inizio anno scolastico:
Tra lunedi 6 e martedi 7 settembre i due istituti scolastici cittadini hanno comunicato ai genitori, in assoluta contraddizione con la comunicazione comunale a firma della dottoressa Pelazza datata 10 agosto 2021, che il servizio mensa per gli alunni non sarebbe stato erogato prima del 27 settembre p.v.
E' chiaro che una comunicazione ufficiale dell'ente comunale diramata con più di un mese di anticipo sull'inizio delle lezioni, oltre che idealmente far ben sperare sul superamento dello sfasamento temporale tra l'inizio dell'anno scolastico e l'inizio dell'erogazione dei servizi comunali integrativi dovuto ad una gestione emergenziale come quella da Covid 19 (anche se mi risulta che anche in anni passati si verificò uno sfasamento simile...), pone le famiglie nella condizione di focalizzarsi in tempi congrui sulla propria organizzazione oraria e logistica, gioco forza influenzata in primis dagli orari di frequenza della didattica da parte dei membri in età scolare.
Sottolineo vieppiù che non ritengo attendibile alcuna ipotesi di responsabilità tecnica da parte di codesta amministrazione rispetto al corto circuito che si è venuto a creare tra la comunicazione di partenza posticipata dei servizi di mensa, di completo appannaggio degli istituti, e la precisa indicazione emessa a inizio agosto sulla disponibilità piena da parte del Comune stesso di poter erogare tali servizi già dal 13/14 settembre.
Da alcune interlocuzione pare infatti che tale decisione sia dovuta a null'altro che al ritardo con cui dal livello Ministeriale saranno inoltrati agli Istituti “Sacco” e “Paglieri” i parametri di capienza organica, con particolare riguardo al cosiddetto "personale Covid".
Dando dunque per scontato come afferente al Ministero dell'istruzione il motivo della procrastinazione dell'inizio di erogazione del servizio mensa, questa mia intende focalizzarsi esclusivamente su alcune ipotesi di soluzione, che possano evitare importanti disagi per molte famiglie e che mi permetto, non senza essermi confrontato con altri genitori e rappresentanti, di sottoporvi.
In primis abbiamo immaginato l'ipotesi di copertura della vacanza di personale sulle "funzioni miste" legate al servizio mensa, tramite l'utilizzo di personale temporaneo aggiunto (principalmente da cooperativa) arruolabile da parte del Comune, con una risposta positiva e locale ad una problematica che pare avere cause e motivi ministeriali.
In secondo luogo, trattandosi in pratica di un periodo di non più di dieci giorni effettivi di mancata erogazione del servizio, abbiamo elaborato una ipotesi di reperimento delle figure atte al sistema del servizio mensa tramite disponibilità volontarie (anche eventualmente coinvolgendo i genitori degli alunni attraverso un sistema di turnazioni). Ci rendiamo conto che tale ipotesi comporti un impegno ed un importante lavoro di corretto " inquadramento" dei soggetti eventualmente all'uopo disponibili e preposti, ma sappiamo che è concreta sia la possibilità di reclutare personale volontario per le più disparate attività paradidattiche, sia che tale ipotesi - personale volontario utilizzato formalmente per attività correlate alla mensa scolastica - è già realtà in taluni contesti comunali. Mi risulta peraltro che dal registro volontari comunale di Fossano in passato diverse figure furono impiegate in attività paradidattiche in accordo con le singole scuola.
Ci siamo poi spinti a ipotizzare la copertura dei costi correlati alla prima ipotesi, ed abbiamo individuato anche in un intervento economico una tantum da parte delle famiglie fruitrici del servizio, una parte più o meno cospicua di tale copertura. Ci permettiamo però di spingerci a dirvi che una copertura totale a carico delle casse comunali sarebbe auspicabile, data la estrema e notevole necessità per molte realtà familiari. Certo questo nostro pensiero si scontra con quella che risulterebbe essere la possibilità economica del Comune a tal fine, e su questo solamente voi potete averla chiara e, nel caso , verificare inseime agli uffici.
Restando a disposizione per ogni tipo di interlocuzione, confidiamo che possiate dedicare a questa nostra lettera la riflessione importante e molto urgente di cui secondo noi necessita, riflessione la cui conseguenza in senso di accoglimento, ci permettiamo, sarebbe coerente e strettamente correlata ad un punto fondamentale con il quale Codesta amministrazione ha presentato il proprio programma elettorale alla popolazione fossanese sia per quanto riguarda le premesse di pagina 1 del documento che per quanto riguarda le azioni indicate alle pagine 14 e 15 dello stesso, in sostanza una politica attenta e costante al mondo familiare, anche in frangenti emergenziali come quello che vi stiamo sottoponendo
Nel frattempo vi auguriamo buon lavoro.
Fabrizio Biolè
Consigliere dell'istituto “Andrea Paglieri" e Presidente della Consulta della Famiglia della città di Fossano, anche a nome di alcuni altri genitori.
c.s.
FOSSANO Fossano