Tigli di corso Colombo a Fossano, la minoranza non molla: "Ci vorranno 70 anni per riavere un viale così"
I consiglieri comunali di opposizione Serra, Paglialonga, Cortese e Crosetti: "Insistiamo nel chiedere al Sindaco un ripensamento"Riceviamo e pubblichiamo.
Gentile Direttore,
il 18 marzo scorso a Bergamo, nella Giornata in Memoria delle Vittime di Covid, è stato impiantato un bosco di tigli. Al contrario, Fossano rischia che il ricordo di questo tragico periodo si abbini per sempre all’abbattimento dei tigli di Corso Colombo. Perché, purtroppo, nella discussione nel Consiglio comunale del 29 marzo, il Sindaco ha ancora una volta manifestato la sua ostinata convinzione che abbattere quei 57 tigli sia cosa giusta e indiscutibile, nonostante una prima e precedente valutazione del 2014 consigliasse ne venissero abbattuti 27, ed una seconda e recente valutazione del 2021 parli di necessità di soppressione di un unico albero. Stiamo cercando in ogni modo di scongiurare quello che consideriamo uno sciagurato abbattimento. E non siamo soli: molti cittadini organizzati in soggetti politici e associazioni, hanno espresso pubblicamente la loro contrarietà. La questione è arrivata anche in Parlamento, visto che questi sono tempi contrassegnati dal concetto di transizione ecologica e da politiche ed investimenti in questa direzione. Ma a quanto pare solo a Fossano tutto ciò suscita nel Sindaco - per sua dichiarazione - stupore, tanto da non sapere come commentare questo interessamento parlamentare. Evidentemente ai suoi occhi risulta difficile collegare pandemia e questione ambientale, così come fare giusta sintesi tra le istanze di singoli cittadini e l’interesse generale della città nel suo complesso.
Anche noi a Fossano abbiamo il compito di fare la nostra parte contro il surriscaldamento climatico, che non vuol dire solo salvare la foresta amazzonica, ma anche preservare un polmone verde in città, che non può essere sostituito da giovani alberelli che solo tra molti anni daranno il contributo in termini di assorbimento di anidride carbonica assicurato oggi da quei 57 tigli. Ci vorranno 70 anni per riavere un viale così. Il Sindaco ha il dovere di prestare attenzione alle esigenze di ogni cittadino, ma il suo ruolo è di composizione ed equilibrio dell’interesse della cittadinanza nel suo insieme. Un compito non facile, ma che in questo caso non appare neanche così difficile. Considerato che sono realizzabili interventi di potatura per evitare che i rami siano troppo vicini alle case, interventi di riasfaltatura di una pavimentazione sconnessa, non tanto dalle radici dei tigli, quanto da ripetuti lavori di scavo e riempimento. Così la pulizia dei tombini dalle foglie per evitare danni alle cantine in caso di pioggia. I ponteggi necessari ad eventuali ristrutturazioni di facciate sono compatibili con lo spazio tra alberi e case, ce lo confermano qualificati addetti ai lavori. La luce dei lampioni che d’estate sarebbe oscurata dalle foglie è un problema superabile con una spesa modesta, mentre quello degli escrementi dei piccioni sulle auto parcheggiate, con una immensa piazza dotata di ampi spazi senza alberi a pochi metri di distanza, è un problema già risolto. Perché va detto che anche su altri futuri alberi il problema piccioni si ripresenterebbe…
Per l’ennesima volta, insistiamo nel chiedere al Sindaco un ripensamento. Per guardare a tutta la Città di oggi e di domani. E non soltanto ad una sua residuale componente, mossa da interessi comprensibili, ma certamente di parte. Grazie per l’ ospitalità.
I Consiglieri comunali di minoranza di Fossano Serra, Paglialonga, Cortese, Crosetti
Redazione
FOSSANO Fossano