A Mondovì il "caso" dell'ordinanza per Marocco-Portogallo sbarca in Consiglio comunale
Il provvedimento vietava la vendita di bevande in recipienti di vetro e lattine. Critico il centrodestra: "Se si temevano i caroselli, sarebbe stato più opportuno vietare razzi e fumogeni"Nei giorni scorsi molte persone di origine marocchina sono scese in piazza per festeggiare le vittorie della nazionale di calcio del Marocco nei Mondiali di calcio tuttora in corso in Qatar. È successo anche a Mondovì, come in altri centri della Granda. Il 10 dicembre, giorno della programmazione della partita valevole per i quarti di finale tra la compagine nordafricana ed il Portogallo, il sindaco di Mondovì Luca Robaldo ha emanato un'ordinanza che vietava “la somministrazione e la vendita, su tutto il territorio comunale, di bevande contenute in bottiglie, recipienti di vetro, lattine e altri contenitori comunque idonei all'offesa delle persone”.
Un provvedimento contestato dalla destra consiliare sia nella sua tempistica che nella sua sostanza. “L’ordinanza il questione – dicono i consiglieri del centrodestra di Mondovì Enrico Rosso, Mauro Gasco e Rocco Pulitanò – era valida a partire dalle 15.30, e fino alla mezzanotte. Peccato che alcuni esercenti la abbiano ricevuta in ritardo, già dopo la sua effettiva entrata in vigore. E da quanto abbiamo potuto riscontrare, qualcuno non la ha nemmeno ricevuta”. Sulla questione i consiglieri hanno presentato un'interrogazione: “Dal punto di vista del metodo, essendo a conoscenza da giorni della programmazione della partita, l'amministrazione poteva veramente pensarci prima. Molti esercenti si sono trovati spiazzati, alcuni hanno addirittura scelto di chiudere per evitare sanzioni. I titolari di esercizi pubblici ed i commercianti sono stati fortemente penalizzati: e questo è un momento storico in cui di tutto hanno bisogno, meno che di questo”. “Vorremmo poi capire – proseguono Rosso, Gasco e Pulitanò – il reale ‘perché’ di questa ordinanza, che a quanto ci consta è l’unica in tutta la provincia a livello di sette sorelle. Ne verrà emanata una tutte le volte che saremo in presenza di una competizione sportiva internazionale aggregante, come il mondiale, qualunque nazione sia in campo, oppure il provvedimento è stato fatto ad hoc per il Marocco, assumendo un atteggiamento ai limiti della discriminazione?”. In attesa della risposta nel prossimo Consiglio comunale, i consiglieri concludono così: “Se si temevano i caroselli, sarebbe stato più opportuno incidere sull'ordine pubblico vietando razzi e fumogeni, piuttosto che assumere un provvedimento che ha penalizzato senza preavvisi gli esercenti monregalesi e i consumatori”.
Redazione
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