Anche l’invaso di Serra degli Ulivi “fa discutere”: “Nessuna denuncia precisa dagli ambientalisti”
Il sindaco di Valdieri e l’ex consigliere provinciale Chiarenza polemizzano con chi si oppone al progetto: “Sono trascorsi 15 anni prima di arrivare ai cantieri”Riceviamo e pubblichiamo la replica alla precedente missiva del gruppo Indipendenti-Valle Pesio DueA, in merito ai lavori dell’invaso di Serra degli Ulivi:
Egregio direttore,
in provincia di Cuneo tutti sanno che manca l’acqua per irrigare i campi: è una situazione drammatica e denunciata da anni dalle categorie produttive e dalla popolazione. Da parte nostra, da lungo tempo ci interessiamo della grave questione degli invasi e ci siamo istruiti con gli insegnamenti di tecnici specializzati come l’ing. Selleri, il prof. Sordo, il prof. Bignami, l’ex assessore provinciale Marco Botto, tanto per citare qualcuno. In questa situazione idrica di forte carenza e precise responsabilità vi è una unica opera in via di realizzazione, Serra degli Ulivi in quel di Pianfei (10 milioni di metri cubi d’acqua).
Però riscontriamo che certi ambientalisti con la vocazione di contestatori, e certi improvvisati esperti di ultima generazione avvertono - bontà loro - che “per ora non entrano nel merito del progetto”. E pensare che sono trascorsi ben 15 anni per arrivare alla fase cantierabile, dopo che nel 2009 il Protocollo d’Intesa fra Provincia e Regione destinava inizialmente 1 milione di euro per il progetto preliminare. In più i contestatori di Chiusa Pesio pongono subdolamente la domanda “se le opere programmate sono autorizzate”, e magari “coperte dall’occhio discreto e benevolo di qualche istituzione”. Sorprende che nessuno di costoro avanzi denunce precise in proposito.
Interveniamo in questa questione polemica, perché è l’occasione per avvertire ancora una volta che l’atavico ritardo nella realizzazione delle grandi infrastrutture in provincia di Cuneo non è dovuto solo alla inettitudine di chi ha governato e governa a vario livello, e non c’è santo che tenga, è ovvio che certe grandi opere provocano ritardi, disagi e sacrifici temporanei. Ma l’intralcio maggiore e irritante si rivela nella sempiterna supponenza e superficialità da parte di coloro i quali - per malinteso senso del metodo democratico - ritengono di mettere sempre tutto in discussione, anche quando le loro pretese spuntano dopo anni di progetti, di studi, di dibattiti, di incontri, di confronti con i cittadini. Ciò è avvenuto sempre per le infrastrutture da realizzare.
È ora di darci una regolata!
Ringraziamo per la pubblicazione, distintamente.
Paolo Chiarenza, ex consigliere provinciale
Guido Giordana, sindaco di Valdieri
Redazione
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