Bergesio in visita all’hub vaccinale di Mondovì: “La sanità piemontese funziona”
Insieme all’assessore Icardi il senatore leghista ha incontrato il responsabile della struttura: “Con sei postazioni potremmo superare i mille vaccini al giorno”Tre postazioni per 600 vaccinazioni al giorno, in una sede perfetta, comoda da raggiungere e che consente, grazie alle ampie vetrate, di controllare ogni passaggio della procedura: queste le “credenziali” dell’hub vaccinale monregalese, a servizio non solo degli abitanti di Mondovì ma anche delle zone limitrofe.
“La sanità piemontese funziona, anche grazie a strutture efficienti e complete come l’hub vaccinale di Mondovì”: così il senatore Giorgio Maria Bergesio, Lega, ieri (giovedì 3) in visita all’hub vaccinale monregalese messo a disposizione dalla famiglia Garelli. Con Bergesio, anche l’assessore alla Salute della Regione Piemonte, Luigi Genesio Icardi. Ad accoglierli il dottor Maurizio Ippoliti, responsabile dell’hub, e il consigliere comunale Guido Tealdi della Lega.
“Se potessimo avere 6 postazioni, anziché tre, potremmo superare i 1.000 vaccini quotidiani”, ha spiegato il responsabile della struttura. Bergesio ha speso parole di elogio per il portale regionale “Il Piemonte ti vaccina” e per il personale: “Il ruolo di medici, personale sanitario ed amministrativo e dei tanti volontari è fondamentale e li ringrazio di cuore per il loro impegno e la dedizione a favore della popolazione. La sanità piemontese funziona, il centro vaccinale di Mondovì ne è la dimostrazione: organizzato benissimo, in una struttura nuova ed efficiente, con medici e personale sanitario preparati ed in grado di gestire al meglio anche l’accoglienza. Oltre 600 vaccinati al giorno credo sia un risultato straordinario per tutto il Monregalese, non solo per Mondovì”.
“Questo - aggiunge il segretario provinciale leghista - è il vero senso della ripartenza: la possibilità e la capacità di vaccinare in modo efficiente e, fra 15 o 20 giorni, poter finalmente tornare a vivere in salute e serenità, con tutte le misure possibili. Come la recente disposizione che consente la riapertura dei ristoranti all’aperto senza limitazioni di numero. Una decisione fondamentale perché dobbiamo proteggere le persone e al contempo tutelare le nostre imprese, il nostro lavoro e tutti coloro che hanno sofferto in questo anno”.
Redazione
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