"Chiudendo una scuola serale si interrompe un investimento per il sistema produttivo complessivo"
L'intervento della RSU del "Cigna Baruffi Garelli" di Mondovì sulla chiusura del corso serale in Amministrazione, Finanza e MarketingRiceviamo e pubblichiamo.
La notizia della non assegnazione dell’organico per il serale, che equivale alla chiusura totale della scuola serale ad indirizzo economico di Mondovì (vale a dire chi ha iniziato il percorso di studi non lo può terminare a Mondovì e non viene avviata nessuna classe del primo segmento) è stata comunicata alla RSU (Rappresentanza Sindacale Unitaria) dal Dirigente scolastico dell’IIS Cigna Baruffi Garelli durante una recente riunione per la contrattazione integrativa di Istituto. L’unica motivazione informalmente addotta dall’Ufficio scolastico Provinciale è stata il numero basso di iscrizioni e poiché le iscrizioni al serale vengono raccolte fino ad ottobre è parsa fin da subito una motivazione fragile.
La motivazione non detta, ma di tutta evidenza, è che si vuole fare un ulteriore taglio alle spese per l’istruzione o ottimizzare le risorse per usare una espressione che induca ad essere ottimisti. Facciamo qualche considerazione e diamo qualche cifra: quanto pesava in termini di costi questa scuola serale? Se andiamo a vedere l’organico di diritto dell’anno scolastico 23/24 troviamo in tutto, sommando le varie materie, 59 ore di insegnamento il che equivale a 3 cattedre complete (una cattedra equivale ad un docente pagato per intero) e 5 ore. Si tratta di spezzoni orari per complessive nove materie di studio che vengono assegnati a precari e in parte residuale a docenti della scuola che svolgono al serale ore aggiuntive al loro orario. L’organico del serale purtoppo è autonomo rispetto a quello dei corsi diurni (accade così per tutti i serali anche se fanno parte di uno stesso istituto), questo sicuramente sfavorisce la continuità didattica al serale, non consente di avere docenti che vi lavorano in modo stabile. Se l’organico fosse unico i docenti del diurno potrebbero lavorare sul serale e viceversa. A fronte di una condizione strutturale già penalizzante tuttavia si decide di risparmiare anche sulle briciole.
Quanto è stato importante il serale a Mondovì in termini di benefici per la comunità? Vogliamo dare un dato significativo: negli ultimi quattro anni la scuola
serale ha consentito a 46 persone di conseguire un diploma. I dati Istat ci dicono che nel 2022 in Italia possiede una qualifica o un diploma di scuola media superiore il 63,0% delle persone di 25-64 anni, rispetto a una media europea di circa il 79,5%. Nel 2022 la percentuale di giovani di età compresa tra i 18 e 24 anni che hanno abbandonato gli studi era del 11,5 % di 1,9 punti superiore rispetto alla media europea.
Come si legge nelle interviste fatte in questi giorni la scuola serale che si intende chiudere offre un'opportunità per conseguire un diploma anche ad immigrati che non vedono riconosciuti i loro titoli di studio nel loro paese. Tutti i giorni i quotidiani documentano la difficoltà delle imprese a reperire personale qualificato per coprire i posti di lavoro disponibili, che in taluni settori per metà rimangono scoperti. Chiudendo una scuola serale viene interrotto un investimento per il
sistema produttivo complessivo oltre che per l'integrazione della forza lavoro immigrata. I vari governi che si sono susseguiti hanno sempre speso belle parole sulla scuola: contrasto alla dispersione scolastica, inclusione, aumento del livello di istruzione.
Tra gli obiettivi del PNRR non poteva mancare la scuola. Il piano di azione per la scuola si chiama FUTURA. Leggiamo sul portale “L’obiettivo è realizzare un nuovo sistema educativo, per garantire il diritto allo studio, le competenze digitali e le capacità necessarie a cogliere le sfide del futuro, superando ogni tipo di disparità e contrastando dispersione scolastica, povertà educativa e divari territoriali”. Il decreto del Ministro dell'istruzione n. 170 del 24 giugno 2022, ha individuato 3.198 istituzioni scolastiche beneficiarie di finanziamento per la realizzazione di "Azioni di prevenzione e contrasto della dispersione scolastica" per uno stanziamento pari a complessivi 500 milioni di euro. Il decreto del Ministro dell'istruzione n. 19 del 2 febbraio 2024 per la riduzione dei divari territoriali e il contrasto alla dispersione scolastica prevede uno stanziamento di 750 milioni di euro. FUTURA prevede un investimento complessivo pari a 17,59 miliardi.
Se ci sono delle ragioni sensate per le quali di fronte a queste montagne di denaro pubblico una scuola serale pubblica che può offrire concretamente delle opportunità migliori a chi è meno attrezzato per affrontare il suo futuro debba chiudere perchè è considerata un costo non sostenibile ce le devono spiegare.
Rappresentanza Sindacale Unitaria IIS Cigna Baruffi Garelli Mondovì
Prof. ssa Barberis
Prof. Bertolino
Prof. Piccolillo
Prof. Gallesio
c.s.

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