Il Museo del Fungo di Ceva è (quasi) realtà: affidato l’incarico di allestimento
La sede è stata individuata da tempo nel convento dei Cappuccini, chiuso dal 2012. I lavori dovrebbero andare in appalto a inizio annoEra un sogno nel cassetto, ora diventa realtà. Ovvero: è stato avviato l’iter concreto per la realizzazione del Museo del Fungo di Ceva, un progetto di grande respiro, che vede al lavoro, in stretta collaborazione, da oltre tre anni il Gruppo Micologico Cebano “Rebaudengo - Peyronel” e il Comune di Ceva.
La sede del Museo è stata individuata, da tempo, nel convento dei Cappuccini, chiuso dal 2012 e messo a disposizione del Comune dalla Provincia dei Frati Cappuccini di Torino con la forma del comodato. E nel giugno 2021 c’è stato il primo step dell’opera, con l’inaugurazione del Giardino botanico e la sua intitolazione a frate Francesco Maria Bono, che al convento cebano ha dedicato gran parte dell’esistenza, fino alla morte, avvenuta nel giugno 2011. A settembre 2022, in occasione della Mostra del Fungo, è stato poi inaugurato il “Chiostro delle erbe”, dedicato a Riccardo “Dado” Luciano.
Ed ecco, ora, un tassello fondamentale, la pietra angolare che dà avvio al progetto: l’affidamento dell’incarico professionale per la “redazione del master plan e la prima porzione di progettazione esecutiva e direzione dei lavori per l’allestimento degli spazi e delle strutture espositive del Museo del Fungo”. Così riporta la determina (già pubblicata in albo pretorio) del Comune di Ceva. Incarico affidato ai professionisti dell’Officina delle Idee di Torino, che garantiscono un profilo di altissima qualità, come dimostra l’impressionante curriculum (qui in allegato). C’è, poi, la parte strutturale: il progetto è interamente finanziato e, tempi tecnici permettendo, i lavori andranno in appalto a inizio anno.
Per ricapitolare: un po’ di storia…
Cogliamo l’occasione per ricapitolare un po’ di storia recente, che ha portato all’ultimo passaggio. La delibera n. 88 del 23 settembre 2020 attesta la condivisione tra Amministrazione comunale e Curia Provinciale dei Frati minori Cappuccini del Piemonte della proposta progettuale di allestimento del nuovo Museo del Fungo, nei locali nel convento dei Cappuccini. Il 16 ottobre 2020 viene sottoscritta da Regolare Provincia dei Cappuccini di Torino, Comune di Ceva e Gruppo Micologico Cebano l’integrazione della convenzione, individuando gli spazi nell’ex convento da destinare al Museo.
Tanti i passaggi tecnico-burocratici quindi, con la delibera della Giunta comunale n. 41 del 10 giugno 2022, si sancisce l’avvio del procedimento per l’acquisizione del convento dei Cappuccini (compresa la chiesa) dalla Regolare Provincia Frati Minori Cappuccini del Piemonte, proprietaria dell’immobile. Ed è datata 8 agosto 2022 la nota acquisita al protocollo comunale (n. 8192) con cui il legale rappresentante della Provincia Frati Minori Cappuccini del Piemonte comunica che, da parte loro, si sta provvedendo al disbrigo del percorso burocratico-amministrativo in tal senso: la pratica è tuttora in corso.
Intanto il Consiglio comunale (delibera n. 46 del 27 ottobre 2022) approva l’opera nel Documento unico di programmazione e nel programma triennale/annuale dei lavori pubblici. Poco prima, il 30 settembre 2022, la delibera di Giunta (n. 83) fa proprio il progetto di fattibilità dell’allestimento degli spazi e delle strutture espositive del Museo.
L’importo complessivo è di 150.000 euro: va ricordato che per la realizzazione sono stati concessi dalla Fondazione Crc un contributo di 60.000 euro, dalla Fondazione Crt un contributo di 20.000 euro e dal Banco Azzoaglio di Ceva un contributo di 7.000 euro. Per arrivare alla stretta attualità, con l’affidamento allo studio di professionisti associati Officine delle Idee.
La parte strutturale
“L’attuale Amministrazione, consapevole che la valorizzazione del fungo a Ceva rappresenti uno dei fiori all’occhiello e richiamo per molti in occasione della tradizionale Mostra nazionale, ha condiviso la proposta da parte del Gruppo Micologico Cebano di ricollocare il suo prezioso patrimonio scientifico e culturale presso alcuni locali dell’ex Convento”. Così inizia la delibera di giunta (n. 85) approvata il 30 novembre 2022, con il progetto definitivo per l’allestimento del Museo del Fungo redatto dall’architetto Lorenzo Ferro Forte di Saliceto. Importo: 220 mila euro, interamente finanziati. Per l’intervento si è partecipato anche a un Bando pubblico per il recupero degli elementi tipici del paesaggio e del patrimonio architettonico rurale del G.A.L.Mongioie n.2/2022.
Le dichiarazioni
Il progetto per la realizzazione del Museo del Fungo prevede un iter lungo e complesso, che sta arrivando a compimento grazie alla stretta collaborazione con cui lavorano fin da principio il Comune e il Gruppo Micologico Cebano e alla grande disponibilità della Provincia dei Frati Cappuccini del Piemonte. Merita ricordare che si tratta di un’opera destinata a diventare un “unicum”, con richiamo e valenza scientifici, didattici e turistici a vantaggio della città e del territorio. Inoltre, si sottolinea come la destinazione dell’ex convento a Museo permetta di tutelare dall’abbandono quella che, per secoli, è stata la “casa” dei frati cappuccini, luogo dell’accoglienza, del cuore e del conforto per generazioni di cebani e non solo.
Ed ecco le dichiarazioni dei principali fautori del progetto, che ci hanno creduto fin dalle prime battute e hanno seguito, quasi settimana per settimana, il lungo e complesso percorso per arrivare fin qui.
Il sindaco, Vincenzo Bezzone: “È una grande soddisfazione vedere concretizzarsi i primi risultati di un vero lavoro di squadra, nel quale collaborano persone di alto profilo, con impegno e disponibilità. Ringrazio, quindi, tutti coloro che, a vario titolo, hanno contribuito a raggiungere questo primo risultato, che mi auguro possa poi trasformarsi e completarsi in una realtà straordinaria”.
Il vicesindaco, Lorenzo Alliani: “L’idea del Museo del Fungo sta prendendo forma e sostanza. Il progetto strutturale nel convento dei Cappuccini dell’architetto Lorenzo Ferro Forte lo avevamo già approvato in Giunta comunale, ora si aggiunge un fattore che farà fare il salto di qualità alla progettazione con il Piano per l’allestimento museale affidato all’arch. Diego Giachello. Non vediamo l’ora di partire con i lavori, perché sono sempre più convinto che sia una importante opportunità per Ceva che la renderà più attrattiva e, perché no, più bella”.
Il presidente del Gruppo Micologico, Giorgio Raviolo: “Era un sogno anche dei presidenti Rebaudengo e Scola, che mi hanno preceduto. Ora il Museo del Fungo pone le basi e diventa realtà. Ci lavoriamo da più di tre anni, d’intesa con il Comune, al quale, per onestà intellettuale, deve andare assolutamente il nostro ringraziamento. Così come ai Frati Cappuccini, in particolare nella persona di padre Claudio Passavanti, che si è speso molto per Ceva. Tempi tecnici permettendo, a inizio anno i lavori strutturali complessivi andranno in appalto e, in primavera, è previsto l’avvio dell’allestimento. Che dire? I soci del Gruppo Micologico ed io siamo soddisfatti e assicuriamo l’impegno di sempre perché il fungo e il suo mondo siano ancor più veicolo per valorizzare Ceva e il territorio”.
Padre Claudio Passavanti, legale rappresentante della Provincia dei Frati Cappuccini, che segue il progetto: “Siamo soddisfatti di come il Comune di Ceva e il Gruppo Micologico stanno procedendo, per realizzare un progetto che rappresenta un utilizzo di pregio per il nostro ex convento, chiuso dal 2012. Si è instaurata una forma di collaborazione, della quale non possiamo che essere contenti e riconoscenti”.
c.s.
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