L’istituto Derossi di Ceva si trasforma in fondazione
In salvo la storica istituzione cittadina. Giampiero Rubino, che l’ha guidata per vent’anni senza alcuna remunerazione, resterà presidente“Dopo vent’anni abbiamo ridato una dignità amministrativa all’istituto Derossi, storica istituzione della città di Ceva e molto amata dai cittadini. Non è stato semplice, in molti - e li ringrazio tutti - si sono dedicati a questa impresa che all’inizio sembrava davvero impossibile. Ed invece, lavorando e pensando solo al bene dell’Istituto e della città, scansando polemiche e non ascoltando inutili critiche, abbiamo raggiunto un obiettivo che sembrava irraggiungibile e che passa attraverso la trasformazione dell’ente in una fondazione”.
Con queste parole, pronunciate con un tono visibilmente emozionato, Giampiero Rubino - presidente dell’istituto Derossi da oltre vent’anni - nella sala consigliare, alla presenza del sindaco Vincenzo Bezzone, ha relazionato sul lavoro svolto negli ultimi venti anni a favore della struttura di via Amedeo Derossi, nel cuore del centro storico cittadino, ossia da quando, nel 2004, in una situazione a dir poco critica è stato nominato presidente. Un lavoro costante e preciso, svolto sempre in silenzio e senza remunerazione per nessun componente della commissione né come stipendio né come rimborsi, portato avanti nella sola ottica di restituire una struttura storica alla città ed ai suoi residenti.
“Non è facile condensare in una relazione tutto ciò che è stato fatto”, ha proseguito Rubino nel tratteggiare una sintesi della storia del Derossi, che nel tempo ha attraversato fasi positive ed altre più difficili, rimanendo anche chiuso a lungo. Nella nuova Commissione che ha il compito di guidare l’istituto verso il futuro, fanno parte due componenti nominati dal Comune di Ceva (Paolo Pera e Patrizia Luciano), uno da Unimont Servizi (Giampiero Rubino), dall’associazione San Vincenzo (Mariangela Rizzon) e Fondazione DeMa (Mario Barra). Revisore dei conti Davide Alciati. “Finalmente si volta pagina e iniziamo un nuovo percorso - ha ribadito Giampiero Rubino - che prevede un futuro più certo e solido, anche grazie alla situazione economico finanziaria che, superata con molto impegno e lavoro da parte di tutti una criticità assai pesante, ora può contare su maggiori certezze”.
“Sono molte le persone che devo ringraziare per aver creduto, insieme a me, che l’istituto Derossi, simbolo storico di Ceva, doveva e poteva essere recuperato nella sua importante funzione sociale - ha proseguito Rubino -. Grazie quindi per il valido operato, ai vari collegi commissariali che si sono succeduti dal 2004 e un ricordo affettuoso va soprattutto a chi non è più con noi. Tra questi Elio Germone e Angelo Breida. E poi ringrazio i tecnici che nei momenti di difficoltà invece di scoraggiarsi hanno lavorato con ancora più impegno per trovare le soluzioni. Grazie a Ugo Ghisolfo, Giuseppe Galliano, Francesco Canavese e Giuseppe Raimondi”. Durante l’incontro anche il professor Paolo Pera ha voluto esprimere il suo plauso per il lavoro svolto in questi ultimi venti anni.
“Da parte mia - ha detto il sindaco Vincenzo Bezzone - non posso che ringraziare tutti i cebani di buona volontà e grande ingegno che hanno operato in silenzio, con amore e dedizione verso la nostra città ed un istituto come il Derossi che rappresenta una parte di storia importante, anche dal punto di vista umano e sociale. Siete riusciti a tradurre in operatività concreta un’impresa nella quale in pochi credevano. Ma voi, grazie alla vostra perseveranza ci siete riusciti. Vi ringrazio da parte di tutta la città”.
Si è poi proceduto a nominare il nuovo presidente ed il direttivo che dovrà gestire e guidare questa nuova fase dell’istituto. All’unanimità Giampiero Rubino - che si è astenuto dal voto - è stato rieletto presidente, vice Patrizia Luciano. La Commissione di vigilanza che si è sempre adoperata per garantire il benessere degli ospiti del Derossi, sarà presieduta da Ezio Calvo, in continuità con gli anni precedenti e coordinata da Mariangela Rizzon, che svolgerà il ruolo di collegamento tra la commissione di vigilanza e il direttivo.
“Dopo un lungo e non facile percorso, apriamo un capitolo nuovo per l’istituto Derossi - ha concluso il presidente Giampiero Rubino -. Abbiamo ancora molto da fare, comprese alcune criticità da superare ma diciamo che possiamo guardare al futuro con più ottimismo, per il bene del territorio ed il benessere degli ospiti della storica struttura cebana. E a questo proposito un ringraziamento particolare lo voglio esprimere a Giorgio Gonella, appassionato della storia di Ceva che, insieme ad altri cittadini, con un lavoro lungo e attento non solo ha permesso il recupero dei documenti del Derossi che risalgono al 1700 ma li ha anche catalogati e conservati, restituendo così alla nostra città un archivio di splendida bellezza e di grande valore storico e sociale”.
c.s.
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