“Perché l’ospedale di Ceva non può riavere il Pronto soccorso h24?”
Il comitato CO.DI.CE. interviene dopo l’accordo tra governo e Regione: “Trasporti e sanità sono due servizi essenziali, serve un segnale di ripartenza”Riceviamo e pubblichiamo:
Egregio Direttore,
nelle scorse settimane sono stati fatti importanti annunci per la Sanità regionale e per i nostri territori.
Partiamo dalla Sanità: all’inizio dello scorso dicembre è stato siglato - tra il Governo e la Regione Piemonte - un importante accordo che ha previsto l’assegnazione di ingenti risorse per investimenti nella Sanità piemontese. I giornali hanno parlato - letteralmente - di “firma milionaria”. Destinatari dei futuri interventi saranno, nel Cuneese, gli Ospedali di Cuneo, Verduno, Mondovì, Fossano, Saluzzo e Savigliano.
È un’ottima notizia, sia chiaro: le misure che apportano migliorie nelle strutture sanitarie sono sempre le benvenute, perché consentono di avere una Sanità pubblica al passo con i tempi e con le aspettative dell’utenza. Questa notizia, però, dimostra anche altro: dimostra che, quado c’è la volontà politica, le risorse si trovano ed è possibile effettuare interventi rilevanti, sfruttando tutte le opportunità del momento, siano il famoso PNRR europeo o altro.
Perciò ci chiediamo: davvero non è possibile ritagliare, nel bilancio regionale della Sanità, quello spazio necessario perché l’Ospedale di Ceva possa tornare ad avere il Pronto Soccorso aperto H24? Davvero l’incremento di spesa - notevole se rapportato alla singola struttura, ma non rilevante se commisurato al Budget regionale - rappresenta una sfida insormontabile per la politica?
Nella Conferenza Stampa del 15 novembre scorso è stato spiegato che le risorse per un Pronto Soccorso aperto anche la notte non sono disponibili e non sono state indicate altre ragioni per cui l’Ospedale di Ceva non deve avere un Pronto Soccorso aperto operativo con orario continuato; d’altra parte non dimentichiamo che l’Ospedale di Ceva è stato riconosciuto “Ospedale di Area Disagiata”: perciò crediamo che sia possibile uno sforzo per superare questo ostacolo e naturalmente, se ciò avvenisse, ne daremo atto pubblicamente a chi ne avrà il merito.
Il ripristino del Pronto Soccorso H24 sarebbe oltremodo significativo per questa ragione, ma anche perché - e qui siamo all’altra notizia di queste settimane - si prospetta la riapertura della linea ferroviaria Ceva - Ormea. Vedremo se questa ipotesi diventerà realtà, ma non c’è dubbio che trasporti e sanità sono due servizi essenziali e che il recupero di quanto perduto in questi due settori nel corso degli ultimi anni sarebbe senz’altro un segnale di vera ripartenza per un territorio altrimenti periferico e trascurato.
Con l’auspicio che queste esigenze della popolazione locale siano finalmente soddisfatte, cogliamo l’occasione per augurare a tutti un buon 2024, sperando che questo sia finalmente l’anno della svolta per il Cebano, la Val Tanaro e tutte le zone limitrofe!
Davide Prato per l’associazione CO.DI.CE.
Redazione
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