Piscina comunale di Mondovì: impossibile la temporanea riapertura prima dell’avvio dei lavori
Già pubblicato, intanto, il bando per l’affidamento dei lavori di riqualificazione energetica e miglioramento sismico
A differenza di quanto auspicato, la piscina di Mondovì non potrà riaprire prima dei lavori di riqualificazione strutturale ed impiantistica da tempo programmati. Ad annunciarlo è la Giunta comunale dopo aver preso visione della relazione tecnica depositata in Comune.
Il 1° giugno, a seguito delle comunicazioni pervenute dall’Asl Cn 1 e dal Comando provinciale dei Vigili del Fuoco, il sindaco aveva emanato l’Ordinanza di chiusura dell’impianto in via cautelativa, incaricando poi l’Ufficio Tecnico comunale di procedere con gli accertamenti necessari. Nei giorni immediatamente successivi il sindaco Paolo Adriano, l’Assessore ai Lavori Pubblici Sandra Carboni e i tecnici comunali hanno richiesto di essere ricevuti dal Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco per valutare la possibilità della riapertura.
All’esito dell’incontro è emersa la necessità di richiedere un ulteriore approfondimento tecnico sulla sicurezza della controsoffittatura, dal quale è risultato che, per cause riconducibili alla caratteristica azione di corrosione del cloro, la riapertura in sicurezza dell’impianto non può essere garantita.
È già stato pubblicato, intanto, il bando di gara per l’affidamento dei lavori di riqualificazione energetica e miglioramento sismico della piscina, che consentiranno di restituire alla città un immobile di pregio architettonico, all'avanguardia per quanto riguarda il contenimento dei consumi energetici (il progetto primeggia nella graduatoria regionale di assegnazione delle risorse) e con una vasca finalmente rispondente agli standard federali.
"L’intervento in programma – dichiara il sindaco di Mondovì, Paolo Adriano -, per il quale il Comune si è aggiudicato un importante finanziamento della Regione e del GSE, di cui parte a fondo perduto, si è rivelato essere non solo necessario per dotare la città di un impianto finalmente ammodernato e adeguato agli standard (oggi è la struttura comunale maggiormente energivora), ma addirittura indispensabile perché Mondovì possa continuare ad avere una piscina. Se non avessimo puntato su un progetto di riqualificazione e non fossimo riusciti ad ottenere i finanziamenti, decisione inspiegabilmente criticata da qualche membro della minoranza, oggi la Città sarebbe costretta alla chiusura di un impianto senza alcuna prospettiva di riapertura. L’intervento risponde alla volontà - laddove possibile - di conservare e valorizzare il patrimonio esistente".
Il 1° giugno, a seguito delle comunicazioni pervenute dall’Asl Cn 1 e dal Comando provinciale dei Vigili del Fuoco, il sindaco aveva emanato l’Ordinanza di chiusura dell’impianto in via cautelativa, incaricando poi l’Ufficio Tecnico comunale di procedere con gli accertamenti necessari. Nei giorni immediatamente successivi il sindaco Paolo Adriano, l’Assessore ai Lavori Pubblici Sandra Carboni e i tecnici comunali hanno richiesto di essere ricevuti dal Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco per valutare la possibilità della riapertura.
All’esito dell’incontro è emersa la necessità di richiedere un ulteriore approfondimento tecnico sulla sicurezza della controsoffittatura, dal quale è risultato che, per cause riconducibili alla caratteristica azione di corrosione del cloro, la riapertura in sicurezza dell’impianto non può essere garantita.
È già stato pubblicato, intanto, il bando di gara per l’affidamento dei lavori di riqualificazione energetica e miglioramento sismico della piscina, che consentiranno di restituire alla città un immobile di pregio architettonico, all'avanguardia per quanto riguarda il contenimento dei consumi energetici (il progetto primeggia nella graduatoria regionale di assegnazione delle risorse) e con una vasca finalmente rispondente agli standard federali.
"L’intervento in programma – dichiara il sindaco di Mondovì, Paolo Adriano -, per il quale il Comune si è aggiudicato un importante finanziamento della Regione e del GSE, di cui parte a fondo perduto, si è rivelato essere non solo necessario per dotare la città di un impianto finalmente ammodernato e adeguato agli standard (oggi è la struttura comunale maggiormente energivora), ma addirittura indispensabile perché Mondovì possa continuare ad avere una piscina. Se non avessimo puntato su un progetto di riqualificazione e non fossimo riusciti ad ottenere i finanziamenti, decisione inspiegabilmente criticata da qualche membro della minoranza, oggi la Città sarebbe costretta alla chiusura di un impianto senza alcuna prospettiva di riapertura. L’intervento risponde alla volontà - laddove possibile - di conservare e valorizzare il patrimonio esistente".
r.c.
MONDOVÌ Vigili del Fuoco - Mondovì - Riqualificazione - Piscina - Giunta Comunale - Programma - Comando Provinciale - Relazione tecnica