"Bene la Cuneo-Saluzzo-Savigliano, ora non si dimentichino le altre linee sospese"
L'intervento del consigliere regionale del Partito Democratico Mauro Calderoni: sabato il viaggio inaugurale della lineaRiceviamo e pubblichiamo.
"La Regione ha organizzato una festa per il ritorno del treno a Saluzzo - dice Calderoni -. Va ricordato, però, che si tratta di una “ri-riapertura”, perchè nel 2019 la giunta Chiamparino aveva riattivato la tratta, lasciata fallire in pochi mesi da Cirio, ad inizio 2020. Il presidente ora rilancia, ma questo giochetto è costato ingenti investimenti per la manutenzione della linea, dopo il mancato utilizzo lungo 4 anni e tanti disagi a tutti i saluzzesi lasciati senza collegamenti diretti". Calderoni, sindaco di Saluzzo dal 2014 al 2024, aveva promosso e approvato decine di ordini del giorno e mozioni in Consiglio comunale per chiedere alla Regione il ripristino dei treni.
"Meglio tardi che mai - aggiunge -. Anche se la qualità dell’aria e l’inadeguatezza delle strade piemontesi, ed in particolare cuneesi, non lasciava e non lascia scampo rispetto alla necessità di ripensare e rilanciare il trasporto pubblico regionale. Ad esempio, qui nelle Terre del Monviso, bisogna spostare sui treni i bus scolastici da e per Savigliano, Fossano e Cuneo, ripensare gli spostamenti con i bus dalle vallate verso le stazioni ferroviarie dell'asse pedemontano, per aumentare il numero di passeggeri e rendere il treno sostenibile dal punto di vista economico".
La revisione drastica e totale dei sistemi di trasporto pubblico in Piemonte, con maggior efficienza e integrazione tra treni e bus, per ridurre i mezzi privati sulle vecchie e malandate strade della regione, deve passare anche dalla riapertura delle altre tratte sospese piemontesi ed in particolare cuneesi.
Mauro Calderoni
Consigliere regionale Partito Democratico
c.s.
SALUZZO Saluzzo