Cattivi odori dalla Burgo, Arpa conferma il miglioramento della situazione
Il tavolo tecnico è stato convocato per la terza volta venerdì 4 dicembre: tutti i valori sotto i livelli di guardiaSono notizie positive e di miglioramento quelle emerse dall’ultimo tavolo tecnico riunitosi per affrontare le problematiche olfattive della Burgo di Verzuolo. Il tavolo è attivato in osservanza della legge regionale 13-4554/2017 e venerdì 4 dicembre è stato convocato per la terza volta. Vista l’emergenza sanitaria in corso si è svolto in modalità remota. Erano presenti per il Comune di Verzuolo il Sindaco di Giancarlo Panero, l’assessore all’Ambiente Mattia Quaglia e, per la minoranza, il consigliere Gianfranco Marengo. Hanno partecipato anche Paolo Vulcano, Sindaco di Manta, Comune interessato dalla problematica, e, per gli aspetti tecnici, l’Ufficio Ambiente della Provincia Cuneo, del Servizio Igiene dell’Asl Cn1, dell’Arpa Piemonte – Dipartimento di Cuneo. Presente la Burgo con il dr. Paolo Simonato, l’ingegner Pietro Alasia, il dr. Raffaele Marinucci, il dr. Rosario Maletta e gli esperti prof. Maurizio Onofrio e prof. Andrea Borsarelli.
Arpa ha confermato che i numerosi monitoraggi eseguiti all’interno ed all’esterno dell’azienda hanno evidenziato risultati indiscutibilmente migliorativi e che i valori emersi sono tutti inferiori alla soglia di riferimento fissata per la salute pubblica seppure gli eventi odorigeni siano tutti fastidiosi. A tal proposito Arpa ha sottolineato un aspetto molto importante: i valori analizzati valgono per l’intera popolazione che include anche quella più fragile; quindi la salute pubblica è garantita per tutti.
La situazione è migliorata grazie all’importante impegno di Burgo. Oltre al potenziamento del depuratore anche l’installazione di quattro cannoni nebulizzatori che spruzzano particelle micronizzate di acqua e sostanza vegetale nella zona dello scarto pulper, limitando al minimo i miasmi. L’azienda, inoltre, sta lavorando alla creazione di un nuovo sistema di sbocco dello scarto pulper.
Il prossimo tavolo, in assenza di urgenze, si riunirà a marzo. Si valuterà la possibilità di utilizzare un ulteriore strumento di analisi: le sentinelle. La legge regionale consente, infatti, di individuare almeno 10 cittadini che per almeno 3 mesi, attraverso dei questionari, analizzino se in un dato giorno ed in una data ora si è verificato un evento odorigeno. Anche il Comune di Manta ha dato la sua disponibilità.
Uno strumento importante di partecipazione cittadina. Non l’unico di cui ha discusso il Tavolo. La pandemia, infatti, ha rallentato l’organizzazione dell’incontro pubblico per spiegare ai cittadini quanto successo in questi mesi e gli sforzi fatti da tutti gli attori coinvolti. Incontro che però il tavolo ha ribadito di voler calendarizzare, trovando soluzioni anche “virtuali” se l’emergenza Coronavirus non lascerà altra scelta.
Redazione
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