Chiude lo stabilimento Mahle di Saluzzo, la nota dell'azienda: 'Da dieci anni contrazione delle vendite'
Vano il confronto di stamattina tra i rappresentanti della multinazionale tedesca e le sigle sindacali, chiuderà anche il sito di La Loggia: coinvolti 450 lavoratoriLa notizia tanto attesa e temuta è arrivata, emersa nella riunione di stamattina nella sede di Confindustria in via Vela a Torino: la Mahle, multinazionale tedesca specializzata nella produzione di componenti per automobili, ha confermato la volontà di chiudere gli stabilimenti di Saluzzo e La Loggia. Sono in totale 450 i lavoratori coinvolti: 230 nello stabilimento saluzzese di via Grangia Vecchia, 220 in quello torinese. Nel confronto di stamattina, in cui i rappresentanti dell'azienda hanno incontrato le sigle sindacali, non sono emersi margini di trattativa, la notizia che era nell'aria già da alcuni giorni è così diventata ufficiale. Nel frattempo, per la giornata di oggi, erano già state proclamate otto ore di sciopero in entrambi gli stabilimenti.
In diversi incontri tenuti nel 2018 la proprietà dell'azienda aveva sempre rassicurato sull'intenzione di mantenere gli stabilimenti di Saluzzo e La Loggia, ora, però, la volontà sarebbe quella di spostare la produzione nell'Europa dell'est per far fronte alla crisi.
Pochi minuti fa l'azienda ha diffuso una nota nella quale vengono illustrate le motivazioni della decisione: “Questo passo si è reso necessario a causa della sempre più difficile situazione di mercato a livello globale, che sta conducendo ad un ulteriore declino negli ordinativi, dopo che per oltre un decennio i due siti hanno sofferto di una continua contrazione delle vendite e della conseguente situazione economica negativa. Ci si attende purtroppo che questa situazione deteriori ulteriormente a causa della mutata direzione strategica delle case automobilistiche europee. Il trend negativo e generalizzato, in particolare per i motori diesel, sta inoltre ulteriormente aggravando la situazione. La riduzione del livello di ordini a livello europeo, principalmente nella produzione di motori diesel, ha notevolmente ridotto la capacità utilizzata, attuale e futura, degli stabilimenti di La Loggia e Saluzzo, in cui vengono prodotti pistoni. Pertanto, Mahle si trova purtroppo costretta a programmare la chiusura degli stabilimenti di La Loggia e Saluzzo, e a breve saranno avviate le consultazioni con le organizzazioni sindacali. L’azienda collaborerà strettamente con i rappresentanti dei lavoratori al fine di considerare ogni possibile misura alternativa e minimizzare il potenziale impatto sui circa 450 dipendenti dei due stabilimenti coinvolti”.
Stamattina di fronte alla sede degli industriali a Torino erano presenti decine di lavoratori, delusi, preoccupati e arrabbiati, che ora si sposteranno presso i due stabilimenti, dove sono state organizzate delle assemblee in cui si discuteranno le iniziative da intraprendere nelle prossime settimane.
a.d.
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