Ciclisti: diritti e doveri
Troppi incidenti, occorrono educazione e rispetto verso il prossimo
I recentissimi fatti di cronaca che hanno visto quali sfortunati ed involontari protagonisti due campioni dello sport come Michele Scarponi e Nicky Haiden hanno riportato in auge l’annosa questione relativa alla presenza dei ciclisti sulle strade e la loro coesistenza con gli automobilisti. Fatto salvo il sacrosanto diritto di percorrere qualsiasi strada con la propria bicicletta laddove consentito, è bene non dimenticare anche quali sono i doveri che si hanno nel momento in cui si percorre una strada quando si è in sella. È bene ricordare, ad esempio, che la normativa in vigore prevede che, quando si è fuori dai centri abitati, i ciclisti debbano obbligatoriamente procedere in fila indiana e non affiancati. Colui o colei che è sui pedali, inoltre, deve avere libero l’uso delle braccia e delle mani e deve reggere il manubrio sempre almeno con una mano. Non è consentito essere in due sulla stessa bicicletta a meno che il passeggero non abbia un’età uguale o inferiore ad otto anni. In questo caso, tuttavia, il bimbo va comunque trasportato con le necessarie attrezzature. In presenza di una pista ciclabile, la persona in bicicletta è sempre obbligata a percorrerla. Con il mezzo a pedali, inoltre, è anche possibile utilizzare l’area pedonale a meno che ciò non sia espressamente vietato. Tuttavia, nel caso in cui la “pedonalità” venga intralciata sarà necessario scendere dalla bicicletta e procedere a piedi accompagnando il mezzo a due ruote. Cosa, tra l’altro, obbligatoria quando si deve attravesare una strada. Anche la bicicletta ha una serie di obblighi ai quali occorre ottemperare affinchè sia considerata in regola. Il mezzo a pedali deve avere i freni su entrambe le ruote, il campanello per le eventuali segnalazioni acustiche, le luci anteriori di colore bianco o giallo e le luci posteriori di colore rosso, i catarifrangenti rossi nella parte posteriore e gialli su pedali e ruote. Ricordiamo inoltre che, a partire da mezz’ora prima del tramonto, è obbligatorio l’utilizzo del gilet ad alta visibilità. Di stretta attualità, infine, la questione riguardante la distanza che deve mantenere un’autovettura quando sorpassa una bicicletta. A riguardo c’è una proposta di legge che la vorrebbe di un metro e mezzo poichè proprio nella troppo poca distanza al momento del sorpasso risiederebbe l’origine di una consistente fetta di incidenti. L’osservanza di queste regole unite al buon senso ed al rispetto del Codice della Strada da parte degli automobilisti dovrebbero portare ad un migliore rapporto tra gli utenti della strada oltre che ad una drastica diminuzione degli incidenti. Innanzitutto, però, a prescindere da leggi e regolamenti, occorrono educazione e rispetto per il prossimo. Sono i protagonisti indispensabili, sempre, per una pacifica convivenza ma ancora purtroppo troppo spesso assenti sulle strade che nient’altro sono che uno spaccato della nostra vita e che, come uno specchio, riflettono la nostra cultura.
Fabio Rubero
CUNEO ciclista - diritti - doveri