Demarchi manda fuori dai gangheri Calderoni sulla soppressione della linea ferroviaria Saluzzo-Savigliano
Il consigliere leghista giustifica la Regione: "Troppo costoso, ci sono i pullman''. La reazione del sindaco di Saluzzo: ''Inaccettabile ragionare in termini economici quando si parla di servizi pubblici"Il mancato ripristino del servizio ferroviario sul collegamento Saluzzo-Savigliano, inaugurato in pompa magna lo scorso 7 gennaio e sospeso da marzo a causa dell’emergenza Covid-19, preoccupa i saluzzesi.
La fatiscenza della stazione ferroviaria di Saluzzo, un edificio che necessiterebbe di lavori di restauro e sulla cui manutenzione ordinaria ci sarebbe molto da osservare, aveva già sollevato perplessità sul reale interesse a puntare sulla linea.
Da più parti sono arrivate critiche sul attuale gestione dei trasporti: dal sindacato Filt-Cgil, della segreteria provinciale del PD, ma anche da un gruppo di pendolari. “Il treno non sarà ripristinato, perché troppo costoso – ha affermato il consigliere regionale della Lega Paolo Demarchi -. Il servizio sulla Saluzzo Savigliano verrà potenziato con i pullman”.
Una giustificazione, quella propinata dall’esponente del Carroccio, che nel Consiglio comunale di Saluzzo svoltosi ieri sera, mercoledì 9 settembre, ha trovato la risposta del sindaco Mauro Calderoni. “La giustificazione delle risorse non è corretta, non si può sentire - ha attaccato il primo cittadino, mentre era in discussione un ordine del giorno sul tema (poi approvato con larga maggioranza) presentato dal consigliere Roberto Revelli -. L’abbiamo già salvata per i capelli una volta quest’operazione, il colore (politico n.d.r.) conta: la Giunta Cota ha deciso di chiudere perché mancavano i soldi, mentre la Giunta Chiamparino ha trovato le risorse marginali per riaprirla. C’era possibilità di portare utenza trasferendo quella scolastica, ma non si è fatto”.
La replica di Demarchi (che oltre a ricoprire il ruolo in Regione è anche consigliere comunale n.d.r.) ha puntato su un ricorso presentato da RFI negli anni indietro perché la Regione era indietro con i contributi: “Se si aprono le linee poi bisogna pagarle”.
“Intanto tieni aperta la linea, consigliere del territorio - ha sbottato Calderoni, andando fuori dai gangheri -. Dì che stai dalla parte dei Saluzzesi per una volta!".
“Inaccettabile il ragionamento economico quando si parla di servizi pubblici - ha chiuso il Sindaco -. Prima i Saluzzesi solo a ridosso del voto, poi per voi contano nulla. Qui la Lega ha fatto man bassa: cosa state facendo?”.
Samuele Mattio
SALUZZO Mauro Calderoni - Saluzzo - Linea ferroviaria - Paolo Demarchi