“Il Comune nega l’autorizzazione per il concerto in casa di riposo? Ennesima bufala della Pro loco”
Il sindaco di Venasca, Silvano Dovetta, interviene in merito all’evento organizzato nel giardino della struttura assistenziale, dopo le accuse sui socialRiceviamo e pubblichiamo l’intervento del sindaco di Venasca Silvano Dovetta:
Egregio direttore,
mi trovo costretto, mio malgrado, a dover intervenire ancora una volta nel dibattito pubblico dopo che il Comune che rappresento e la mia Amministrazione sono state tirate in causa dalla Pro loco di Venasca, con affermazioni che non rispecchiano in alcun modo la realtà.
Al centro della questione, questa volta, l’evento “Un canto di riposo”, concerto del coro giovanile “Envie de Chanter” promosso dalla Pro loco Venasca e inizialmente in programma per domenica 5 settembre nel giardino della nostra casa di riposo.
A fine agosto, il Comune si è trovato tirato in ballo con (l’ennesimo, mi verrebbe da dire) post pubblicato sulla pagina Facebook della Pro loco. Stando a quanto scritto nel post, “nonostante tutte le procedure burocratiche attuate, nonostante l’accordo diretto con la casa di riposo di Venasca” il Comune non avrebbe “dato il permesso per svolgere l'evento nato con la voglia di portare un po' di leggerezza alle persone più fragili!”.
Ebbene, siamo di fronte ad una nuova bufala. Il Comune di Venasca non ha mai negato alcuna autorizzazione. Ma andiamo con ordine.
Giovedì scorso, 26 agosto, in Municipio giunge una richiesta da parte della Pro loco per la fornitura di 150 sedie e di transenne per lo svolgimento del concerto in questione. In allegato, un piano di sicurezza. Trattandosi di un evento in una casa di riposo, tenendo bene a mente la fragilità delle strutture RSA durante la pandemia, ricordando come quest’ultime abbiano pagato un prezzo altissimo per l’emergenza Covid-19, mi sono interfacciato con gli uffici.
E, per un’assoluta tutela, abbiamo deciso di chiedere alla cooperativa “Nuova Assistenza” di Novara, il soggetto che gestisce tutta la nostra casa di riposo, se ci fossero tutti i requisiti per lo svolgimento dell’evento, che avrebbe coinvolto direttamente gli anziani ospiti. Abbiamo chiesto al legale rappresentante della Cooperativa l’autorizzazione a procedere, e un eventuale piano sanitario da attuare, per gli ospiti coinvolti nell’evento.
Il 31 agosto, al Comune (ma anche alla Pro loco Venasca) arriva la comunicazione (trasmessa via mail) a firma del dottor Davide Porta, presidente della Società cooperativa sociale Nuova Assistenza. Dalla missiva apprendiamo che “l’iniziativa è stata autorizzata in modo autonomo dalla struttura, senza un preliminare confronto con la sede per le necessarie e dovute autorizzazioni”. Il dottor Porta ci ha anche sottolineato come “in questo momento sia necessario adottare un comportamento quanto più attento e scrupoloso possibile, onde evitare la diffusione di nuovi focolai epidemici; purtroppo”. Una scelta che certamente “impone di fare ulteriori sforzi, anche rinunciando a pregevoli iniziative volte a creare momenti di vicinanza e socialità, come la giornata pensata per i nostri ospiti della casa di riposo ‘Villa Michelis Allasina’ di Venasca”. Alla luce di tutto ciò, il presidente Porta si è trovato “nella condizione di non poter autorizzare lo svolgimento della manifestazione in oggetto”.
Con questo documento alla mano, stupiscono quindi le affermazioni false pubblicate sui social network dalla Pro loco e riprese da un giornale locale. La Pro loco avrà anche attuato “tutte le procedure burocratiche”, avrà sì raggiunto un “accordo diretto con la casa di riposo”, ma forse si è dimenticata di interfacciarsi con il presidente della Cooperativa Nuova Assistenza. La figura, lo ricordo, alla quale spetta l’autorizzazione propedeutica allo svolgimento di eventi all’interno della struttura.
È inutile, dunque, buttarla sempre sul piano dello scontro con il Comune. In questa partita, l’Amministrazione comunale non ha alcuna competenza in merito. Ed è grave che la Pro loco, pur avendo ricevuto la chiarissima lettera del dottor Porta, abbia cercato, ancora una volta, di far ricadere una sorta di colpa addosso al Comune. Il consiglio che mi sento di dare al sodalizio, la prossima volta, è di magari rivolgersi agli uffici, se non si vuole interfacciarsi con gli Amministratori, e chiedere lumi: si eviterebbe la diffusione di notizie che, poi, ahimè, si rivelano bufale.
Come Comune siamo da sempre attenti alla casa di riposo: ne è l’esempio l’ultimo importante cantiere che abbiamo aperto sull’edificio della struttura, con una spesa di 650mila euro, che porta a 850mila euro l’investimento totale degli ultimi anni. Sappiamo che il Covid ha condizionato tantissimo la vita dei nostri anziani ospitati in struttura, con la chiusura degli accessi esterni. E proprio guardandoci indietro riteniamo di dover mantenere alta la guardia, sempre e in ogni caso. Tanto dovevo, per portare un briciolo di verità sulla vicenda, e per la tutela di questo Comune.
La ringrazio e la saluto cordialmente.
Silvano Dovetta
Sindaco del Comune di Venasca
Redazione
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