‘Il fondo di solidarietà comunale è una beffa: il governo riveda i criteri per la ripartizione’
La denuncia del sindaco di Sampeyre, uno dei comuni più penalizzati dal riparto: ‘Riscuotiamo oltre 455mila euro di IMU, ce ne assegnano 3mila’Ad aprile scorso il sindaco di Sampeyre Domenico Amorisco aveva sollevato presso il governo una richiesta di riesame del fondo di solidarietà comunale. Come altri 15 comuni della provincia di Cuneo, infatti, risultava che Sampeyre anziché ricevere dallo Stato risorse finanziarie per far fronte ai servizi dovesse invece “rifondere” lo Stato - che riscuote il fondo con la trattenuta da parte della Agenzia delle Entrate di quasi il 50% del gettito IMU delle seconde case.
In cifre, Sampeyre per il 2020 viene privata di oltre 455 mila euro sul gettito IMU delle seconde case che va ad alimentare il fondo di solidarietà comunale dei comuni più poveri. La richiesta di riesame, denuncia Amorisco, è stata disattesa, perciò il sindaco è tornato in questi giorni a sollecitare il governo, approfittando dell’occasione offerta dall’iter parlamentare di conversione in legge del cosiddetto decreto Agosto di recente approvazione.
La goccia che ha fatto traboccare il vaso, spiega il primo cittadino della valle Varaita, è stato il DPCM del 26 maggio con il quale le risorse aggiuntive del Fondo di solidarietà comunale per l’anno 2020, pari a 100 milioni di euro, “sono state assegnate indiscriminatamente alla totalità dei comuni e non soltanto a quelli penalizzati come Sampeyre, distribuendo in tal modo altre risorse a quei comuni che avevano già un fondo di solidarietà comunale positivo”. In caso contrario, i fondi sarebbero potuti essere assegnati soltanto ai comuni già penalizzati: “In cifre - spiega Amorisco - a Sampeyre, su un debito verso lo Stato di oltre 455 mila euro, è stata assegnata solo una elemosina di circa 3 mila euro!”.
Nel criticare questo “riparto-beffa”, Amorisco sostiene che “alla luce dei 209 miliardi del Recovery Fund e i recenti 27,4 miliardi del SURE” il governo potrebbe finalmente eliminare le penalizzazioni del fondo di solidarietà comunale di segno negativo e aggiunge polemicamente: “È una richiesta, questa che trasmetto, che mi auguro non possa essere ulteriormente disattesa solo perché formulata da un sindaco di un piccolo comune montano di cica 1000 anime che, pertanto, può passare nel dimenticatoio”.
Qualche frecciatina il sindaco di Sampeyre la riserva anche agli otto parlamentari della provincia di Cuneo, richiamandoli per il mancato sostegno alla precedente richiesta: “Se ci siete, battete un colpo! Mi auguro che il sostegno richiesto con la presente non possa mancare, come è avvenuto in precedenza, perché il Fondo di solidarietà comunale di segno negativo dei comuni penalizzati non è un problema del sindaco di un piccolo comune montano quale sono, ma è anche e soprattutto un problema di sopravvivenza in sicurezza delle popolazioni che vi hanno eletto, le quali potrebbero perdere l’erogazione dei servizi essenziali per il tracollo finanziario dei comuni che le rappresentano”.
Redazione
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