Natimortalità delle imprese: nella Granda saldo positivo nel terzo trimestre del 2020
Nonostante la pandemia le imprese nate tra aprile e giugno sono 173 in più rispetto a quelle che hanno cessato l'attivitàNel periodo aprile-giugno 2020 si sono iscritte al Registro imprese della Camera di commercio di Cuneo 540 imprese (nell’analogo periodo del 2019 erano 885), mentre sono 367 le aziende che hanno cessato (al netto delle cancellazioni d’ufficio) la propria attività, a fronte di 665 chiusure nello stesso periodo dell’anno precedente. Il saldo tra i due flussi è positivo per 173 unità, in flessione rispetto a quanto rilevato nel medesimo periodo del 2019 (220 unità). A fine giugno 2020 sono 66.879 le imprese aventi sede legale in provincia di Cuneo.
“Nonostante la pandemia il tessuto imprenditoriale cuneese nel II trimestre 2020 registra un saldo positivo per 173 unità; testimonianza del fatto che la voglia di fare impresa nel nostro territorio si mantiene salda malgrado la crisi – afferma il presidente Mauro Gola –. Il tasso di natimortalità delle imprese cuneesi (+0,26%) è in linea con il dato regionale e nazionale: tra i settori le performance migliori sono registrate dal turismo e dagli altri servizi. Le società di capitali cedono il loro primato alle altre forme giuridiche in cui confluiscono cooperative e consorzi. Il nostro sistema, costituito per la maggior parte da piccole e medie imprese, a fronte di una nuova ripartenza, necessita di aiuti concreti e immediati per arginare possibili ricadute negative verso la fine dell'anno. In questa fase critica la Camera di commercio è al fianco delle imprese per stimolare l'economia con provvedimenti mirati”. Il bilancio tra nuove iscrizioni e cessazioni si è tradotto in un tasso di crescita del +0,26%, dato meno positivo rispetto a quello del II trimestre dello scorso anno (+0,33%). Il risultato provinciale è inferiore a quello medio regionale (+0,35%) e nazionale (+0,33%).
Dal punto di vista delle forme giuridiche, il II trimestre 2020, nonostante il particolare periodo congiunturale, ha rilevato un bilancio positivo per tutte le tipologie di imprese, tranne che per le società di persone che registrano un -0,02%. A riportare l’espansione maggiore benché contenuta sono le altre forme (+1,01%), all’interno delle quali sono presenti le cooperative e i consorzi, seguite dalle società di capitale (+0,81%) e dalle ditte individuali (+0,22%) che rappresentano il 63% del tessuto imprenditoriale provinciale.
La disaggregazione settoriale restituisce risultati sostanzialmente confortanti per la maggior parte dei settori di attività. Guidano la graduatoria il turismo con un tasso di variazione trimestrale dello stock del +1,21%, a cui seguono gli altri servizi con +0,80% che rappresentano il 23% dell’imprenditoria provinciale. Di segno positivo, ma con un incremento più contenuto, le costruzioni (+0,43%). Stazionarietà, invece, per l’industria in senso stretto (+0,06%) e l’agricoltura (-0,05%), comparto particolarmente rappresentativo (29%) nell’economia cuneese, mentre il commercio registra una flessione dello 0,13%.
c.s.

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