Pastificio Rana a Moretta, le sette richieste dei sindacati all'azienda
I delegati di CGIL e UILTEMP hanno incontrato in Provincia il presidente Luca RobaldoRiceviamo e pubblichiamo il comunicato emesso da Cgil e Uiltemp in relazione alla situazione del Pastificio Rana di Moretta, dopo l'incontro in Provincia con il presidente Luca Robaldo:
Abbiamo concluso l'incontro con la redazione di un verbale di riunione. Il Presidente della Provincia si impegna a richiedere, eventualmente attraverso Confindustria Cuneo, la creazione di condizioni opportune al fine di agevolare una ripresa delle trattative tra il sindacato dei somministrati e la direzione Rana e le Agenzie.
Le Istituzioni, pur esprimendo apprezzamento insieme alle OOSS per le novità relative ai nuovi investimenti dell’impresa, sono state tuttavia messe a conoscenza delle dinamiche giuslavoristiche relative ai lavoratori precari e auspicano che presto si possa aprire una nuova fase di concertazione tra le parti sindacali e l’azienda funzionale a un radicamento di questa importante attività imprenditoriale sul territorio senza che possa prescindere dalla garanzia, alla comunità morettese, di un aumento delle assunzioni dirette a tempo indeterminato Rana.
La provincia di Cuneo, che ha un tasso di disoccupazione del 3,7% - il più basso del Piemonte e tra i più bassi d'Italia - in realtà ha un tasso di occupati precari e in attesa di occupazione di circa il 60% pur in una provincia tra le più ricche d’Italia. Questo dato già grave peggiora in Rana dove sono riusciti a raggiungere addirittura il 66% di precarietà con una fabbrica a Moretta che occupa 2 precari su 3 lavoratori e con questa situazione è inacettabile che Rana pensi di non confrontarsi con il sindacato che rappresenta la maggioranza delle maestranze per trovare soluzioni, e proprio da qui abbiamo chiesto l'impegno alle istituzoni di affrontare il problema.
Diamo una valutazione positiva dell'incontro di oggi, che dovrà tuttavia concretizzarsi in un risultato concreto: la ripresa delle trattative. Gli escamotage in elusione alla legge, utilizzati da Rana per ridurre il costo del lavoro dei precari, rappresentano quella speculazione che è alla base della mancata convenienza di Rana ad assumerli direttamente a suo carico.
Per questo 230 persone che contribuiscono per 2/3 alla sua ricchezza personale su questo stabilimento sono ancora precarie. Il personale che è in somministrazione da oltre 4 anni lo riteniamo strutturale, ed è ora per Rana di assumerlo direttamente e di pagare gli arretrati mancanti, così come è giunto il tempo di un programma scaglionato di assunzione per gli altri lavoratori precari. I 10 milioni di euro di contributi nazionali a fondo perduto e i 350 mila euro di contributi regionali, soldi delle nostre tasse, vanno bene solo se affidati ad imprenditori virtuosi che non speculano sulle spalle dei più deboli.
Quindi Rana recuperi una condotta in linea con la legge e con il proprio Codice Etico e corregga da subito questa situazione. C'è tutta la nostra disponibilità a raggiungere un accordo sindacale serio con la Direzione Rana e le Agenzie, anche concordando ulteriori sgravi contributivi (ad esempio sgravi di tipo contributivo per assunzioni dirette di personale femminile a tempo indeterminato).
Quindi un accordo serio che prediligiamo rispetto ad altre strade certamente non positive per l'azienda sul piano dell'immagine e sul piano economico, tuttavia se la situazione dovesse rimanere bloccata attueremo tutte le iniziative necessarie.
Le nostre richieste riapertura del tavolo negoziale per procedere ad un accordo che preveda:
1. l'assunzione a tempo indeterminato diretta Rana subito di precari strutturali partendo da coloro che hanno maggiore anzianità Rana
2. un percorso di assunzioni a tempo indeterminato diretto Rana per i precari con minore anzianità Rana
3. una corretta applicazione di leggi e contratti che prevedono la parità di trattamento
4. il pagamento degli arretrati
5. il riconoscimento dei corretti inquadramenti contrattuali
6. un'organizzazione del lavoro in sintonia con la legge e con i contratti
7. il rispetto della normativa sulla sicurezza sul lavoro
Sophia A. Livingstone, Cgil Cuneo
Erisildo Kurti Nidil, Uiltemp
c.s.
MORETTA Moretta