Rifreddo, la Giunta contro l’esclusione dei piccoli comuni dal bando PNRR sugli impianti sportivi
Il sindaco Cesare Cavallo: “Idea assurda e contraria ai principi stessi della misura che intende favorire l'inclusione e l'integrazione sociale"Non è andata giù al sindaco Cesare Cavallo ed ai vertici dell’amministrazione comunale rifreddese la recente formulazione dell’avviso nazionale per gli interventi sugli impiantistica sportiva ed in particolare la decisione di legare l’accesso ai finanziamenti al riconoscimento esclusivo da parte di federazioni sportive nazionali. “Con questa clausola inserita nell’art 4, paragrafo 4 del Cluster 3 - spiega il primo cittadino - di fatto si escludono completamente le realtà minori ma non solo si viola addirittura l’essenza stessa della misura M5C2I3.1 del PNRR che ha come obiettivo prioritario l'inclusione e l'integrazione sociale, soprattutto nelle zone più degradate e con particolare attenzione alle persone svantaggiate. E’ del tutto evidente, infatti che se ogni federazione può riconoscere il solo impianto questo sarà ubicato in grandi centri”. Nell’Ordine del giorno vengono ricapitolate le caratteristiche della misura del PNRR e dimostrate le ragioni delle lagnanze. Gli amministratori, infatti, spiegano con dovizia di particolari che l’avviso ha in dotazione 160 milioni di euro e che lo stesso permetterà il finanziamento di pochi progetti (circa 45) e che gli stessi avranno un valore medio di circa 4 milioni l’uno. Una casistica che andrà a favorire soprattutto lo sport agonistico. Realtà certamente importante ma che è forse anche quello che ha sofferto di meno durante l’ormai lunga pandemia e che comporta sicuramente una limitata ricaduta sui soggetto più fragili e svantaggiati. Oltre alla iniqua distribuzione delle risorse secondo la giunta rifreddese il bando procurerà anche problemi nella futura gestione degli interventi. Infatti traspare dallo stesso l’impostazione di una sorta di cogestione federazione - comuni che rischia di rendere economicamente insostenibile la gestione addirittura nei grandi centri. Alla luce di queste considerazioni gli amministratori rifreddesi chiedono a Governo e Parlamento di rivedere l’avviso eliminando le ambiguità e soprattutto la clausola del riconoscimento esclusivo di una federazione nazionale o in alternativa di prevedere modalità di finanziamento specifiche per l’impiantistica sportiva per i comuni di minori dimensioni. Ora che il sasso è stato lanciato occorrerà vedere se qualcuno lo raccoglierà oppure se l’azione rimarrà fine a se stessa.
c.s.
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