"Siamo già oltre tempo massimo, chiediamo di accelerare sul nulla osta per l’ingresso degli stagionali"
Decine di produttori agricoli a Saluzzo per fare il punto sulle mancate autorizzazioni all’ingresso degli stagionali extracomunitari e discutere le proposte di ColdirettiSblocco della piattaforma per il via libera agli ingressi degli stagionali extracomunitari, decontribuzione del lavoro stagionale e urgente semplificazione delle regole di assunzione: questi i punti cardine che Coldiretti Cuneo ha messo sul tavolo nell’incontro organizzato ieri a Saluzzo, nella Sala Consigliare del Palazzo Municipale, con la partecipazione dell’Assessore regionale al Lavoro e degli Amministratori dei Comuni del Saluzzese, alla presenza di decine di frutticoltori e produttori agricoli da tutta la Granda, esasperati dalle lungaggini della burocrazia.
“Tra poche settimane inizierà la raccolta dei mirtilli, dei lamponi e delle ciliegie, seguiranno poi le operazioni di dirado nei frutteti essenziali per produzioni estive di qualità – ha evidenziato Ivo Migliore, frutticoltore di Lagnasco e neo eletto Presidente Coldiretti di Zona Saluzzo – ma ad oggi non abbiamo disponibilità di manodopera extracomunitaria formata e specializzata. Siamo già oltre tempo massimo, per questo chiediamo con forza di accelerare sul nulla osta per l’ingresso degli stagionali”.
Grazie al Decreto Flussi – ricorda Coldiretti Cuneo – le imprese agricole della Granda possono assumere 1.450 stagionali extracomunitari, provenienti prevalentemente da Albania, Macedonia, India e Senegal; si tratta di lavoratori già qualificati e fidelizzati per i quali le stesse aziende si fanno carico dell’ospitalità.
“Un meccanismo virtuoso che sarebbe un delitto fermare” ha dichiarato Roberto Moncalvo, Presidente di Coldiretti Piemonte nonché Delegato Confederale di Coldiretti Cuneo, che ha ribadito: “Serve agire in fretta per recuperare il tempo perso e consentire ai frutticoltori di salvare una campagna di raccolta che si preannuncia abbondante, dopo la penuria dello scorso anno legata alla terribile gelata dell’aprile 2021. Ma non basta: occorre una misura di decontribuzione per i lavoratori stagionali che argini la concorrenza dei Paesi in cui le imprese agricole si avvantaggiano di costi del lavoro molto più bassi dei nostri. Torniamo anche a chiedere una radicale semplificazione dei voucher, che da un lato snellirebbe la burocrazia per l’impresa, rispondendo ad un criterio di tempestiva disponibilità all’impiego, e dall’altro genererebbe opportunità di integrazione al reddito per giovani studenti, pensionati e disoccupati”.
“Sulla questione dei flussi bloccati – ha affermato il Direttore di Coldiretti Cuneo Fabiano Porcu – incontreremo tra alcuni giorni il Prefetto, con l’auspicio che ciò possa contribuire ad un rapido ripristino della piattaforma nazionale, perché i tempi della natura non possono sottostare ai tempi della burocrazia. Sul fronte decontribuzione e voucher agricolo, siamo lieti di aver ottenuto oggi l’appoggio dell’Assessore Chiorino, che siamo certi porterà ai tavoli regionali e nazionali le nostre proposte”.
“Ogni anno il Governo scopre che arriva la primavera e manca manodopera specializzata nei campi. Una seria politica agricola non può prescindere dalla produzione e dalle necessità delle nostre imprese. Serve un decreto flussi dedicato esclusivamente all’agricoltura e definito in tempi utili contestualmente ad un Governo che sia consapevole di come bloccare le piattaforme ad aprile significhi uccidere i nostri raccolti. Tutelare, ma anche supportare e valorizzare la nostra agricoltura che è parte fondamentale di quel Made in Italy che ci rende grandi nel mondo, significa garantire la sostenibilità e la competitività della nostra Nazione. Purtroppo questo non pare tra le priorità del nostro Governo” ha dichiarato l’Assessore al Lavoro della Regione Piemonte, Elena Chiorino.
“Il contributo dei lavoratori stranieri nelle aziende agricole alle pendici del Monviso – ha ricordato il Sindaco di Saluzzo Mauro Calderoni – resta fondamentale arrivando a coprire il 60-70% della manodopera necessaria, ma il sistema normativo, come ripetiamo da anni, è inadeguato alle esigenze del settore. Perciò siamo vicini alle rivendicazioni espresse oggi dalla Coldiretti e al fianco delle aziende agricole che costituiscono l’ossatura dell’economia del nostro territorio”.
c.s.
SALUZZO Coldiretti