Verzuolo continua la sua battaglia contro le Poste: ‘No alla consegna a giorni alterni’
Cinque anni fa l’Agcom ha inserito il paese tra i ‘piccoli comuni’ con un servizio ridotto: ‘Scelta errata’ per il sindaco Panero, che si batte da tempo per una modificaNuovo tentativo dell’amministrazione comunale di Verzuolo, guidata dal sindaco Giancarlo Panero, per chiedere a Poste Italiane una rimodulazione del servizio di consegna, giudicato attualmente insufficiente a soddisfare le richieste di cittadini e imprese. Dal 2015, infatti, l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom) ha imposto la consegna a giorni alterni. “Una scelta errata” secondo Panero, che continua da allora a chiedere l’introduzione di un sistema alternativo: ad esempio la sperimentazione per 12 mesi di un sistema di consegna 5 giorni su 7, escludendo il sabato, con la garanzia di recapito giornaliero dei quotidiani a chi è abbonato.
L’ultima occasione è stato il webinair ‘Nuovi servizi per i Comuni e le Comunità con Poste Italiane’ organizzato da Uncem il 13 maggio scorso. Il Comune di Verzuolo ha partecipato e, nell’apposita chat, ha colto l’occasione offerta da Poste Italiane di avanzare le proprie domande. È stato così ribadito che “Verzuolo non è un ‘piccolo Comune’ (6.437 abitanti al 31 dicembre 2019), ha un’elevata presenza di piccole imprese ed anziani, è esteso (oltre al capoluogo include due frazioni, Villanovetta e Falicetto, e quattro borghi, Chiamina, Papò, Pomarolo e San Bernardo) e ha un territorio misto (collina, montagna e città). Motivi per i quali ‘merita’ un servizio più puntuale”. Ieri, 20 maggio, la risposta di Poste Italiane: “Confermiamo che il Comune di Verzuolo rientra nei parametri indicati dall’Autorità di Garanzia delle Comunicazioni per il recapito a giorni alterni”.
“Un’informazione che già conoscevamo, un rimpallo di responsabilità tra Poste e Agcom” commenta il sindaco Panero: “Abbiamo predisposto una nuova lettera che invieremo allo staff dei Piccoli Comuni, sezione attivata da Poste, impegnatosi a farci da portavoce con i vertici aziendali”. Già numerose le missive inviate da Panero nel tempo. Come quella ai parlamentari cuneesi fra i quali rispose unicamente l’onorevole Flavio Gastaldi: il 15 gennaio scorso ha presentato alla Camera un’interrogazione a risposta scritta, alla quale è seguita una risposta del ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli il 22 aprile. “Nelle quattro pagine di relazione - conclude Panero - ci fu spiegato come la consegna a giorni alterni garantisca un servizio efficiente a Verzuolo e ci fu ricordata più volte la competenza di Agcom”.
Altre lettere sono state inviate anche all’Anci e al prefetto Giovanni Russo. Proprio con quest’ultimo e i vertici di Poste nell’ottobre 2019 è svolto un incontro conclusosi, però, con un nulla di fatto da parte di Poste. La questione, infine, è stata affrontata in Consiglio comunale nel 2016, con l’approvazione all’unanimità di un ordine del giorno.
c.s.
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