Adesivi “hard” alla festa di Borgo Macra, Radio Gran Paradiso si scusa: “Non lo faremo più”
Il consigliere regionale Martinetti chiama in causa il garante dei minori. A Racconigi l’opposizione accusa: “Il Comune non ha esercitato alcun controllo”Sono un “caso” anche sulla stampa nazionale gli adesivi con volgarità e allusioni sessuali circolati durante la festa di Borgo Macra a Racconigi, nella serata di venerdì 25 agosto. Gli stampini con scritte inequivocabili (tra le altre “ingoio tutto”, “lo voglio duro”, “pornodiva”, “escile”) sono stati prodotti e distribuiti dagli animatori della serata, anche a numerose ragazze minorenni presenti.
La successiva denuncia di una madre ha reso pubblici i timori di molte giovanissime che si sono trovate immortalate sui social, nei giorni seguenti. Immediata la presa di distanza da parte del Comune di Racconigi, che alla festa della borgata aveva concesso come sempre il proprio patrocinio: “Nessuna bozza di questi adesivi è stata mai preventivamente condivisa dal comitato con gli uffici comunali né con qualsiasi amministratore” precisano dal municipio, rimarcando che si è trattato di un’iniziativa dell’animazione di cui lo stesso comitato per i festeggiamenti era all’oscuro.
“Siamo dispiaciuti per il fatto che la distribuzione degli adesivi abbia suscitato polemiche e disagio, ciò che è la cosa più lontana dal nostro operare, da sempre volto all’intrattenimento e al divertimento della gente” afferma Radio Gran Paradiso in una nota ufficiale, a firma della direttrice della programmazione Loredana Comolli. L’emittente radiofonica torinese, fondata nel 1976 a Cuorgnè, sottolinea che gli adesivi “sono stati distribuiti a tarda ora, presumendo che non ci fossero più minori non accompagnati dai genitori. Ci scusiamo per avere urtato la sensibilità di alcune persone”. Da parte dei responsabili l’impegno a “evitare ulteriori polemiche per rispetto verso chi si è sentito turbato”: “Non faremo più uso degli adesivi in questione, di cui abbiamo già rimosso foto e video sui nostri canali social”.
Nel frattempo la polemica arriva nelle sedi istituzionali. Il consigliere regionale albese del Movimento 5 Stelle Ivano Martinetti fa sapere di avere provveduto a informare la Garante Regionale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, “chiedendo espressamente che valuti provvedimenti da adottare, nonché eventuali azioni da intraprendere davanti alle competenti autorità”. Martinetti punta il dito contro l’amministrazione guidata da Valerio Oderda di Fratelli d’Italia: “È grave che nessuno, da parte dell’amministrazione, abbia vigilato e fermato sul nascere queste condotte. Soprattutto in considerazione del fatto che gli amministratori, dopo aver sostenuto la manifestazione, vi hanno anche preso parte, come ammesso nel loro stesso comunicato. Un accadimento del genere deve chiamare alla propria responsabilità gli amministratori che hanno il dovere di vigilare per scongiurare che simili episodi si ripetano”.
A chiedere chiarimenti in merito è pure l’opposizione civica guidata da Patrizia Gorgo: “Nella sua nota, il Comune ha ammesso di non aver avuto alcun controllo sul messaggio veicolato ai giovani nel corso di una festa alla quale aveva, pur dato, il patrocinio e anche un contributo economico. Bastava guardare il sito ed i profili social della Radio chiamata ad animare la serata per comprendere da subito gli atteggiamenti prevaricatori e sessisti che si andavano a proporre”. Per la minoranza l’episodio, oltre a essere “sintomatico di un certo modo di pensare, di una povertà culturale e valoriale spaventosa”, è anche “il risultato dell’assenza per 7 anni di una politica giovanile comunale, di una mancanza di obiettivi a lungo termine, delegando a terzi le proprie prerogative politiche, senza proposte, vigilanza ed il necessario controllo. Prova ne sia che non è mai stata istituita una commissione comunale di coordinamento delle iniziative rivolte ai giovani”. Di qui la richiesta di “una chiara assunzione di responsabilità politica da parte della giunta che governa il paese e dei consiglieri delegati alle politiche giovanili e alla scuola”: “Ci aspettiamo di essere immediatamente convocati dal sindaco per avere dei chiarimenti sul fatto e pretenderemo doverose assunzioni di responsabilità da parte di tutti i soggetti coinvolti”.
Redazione
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