Alpini, Gribaudo (PD): “Cirio e la campagna di Russia: revisionismo o ignoranza?”
La nota della deputata di Borgo San Dalmazzo dopo le recenti dichiarazioni del presidente della Regione“Lo ha ripetuto per ben due volte: davanti ai microfoni della televisione e sui suoi social. E allora non si può pensare sia una gaffe, quella del Presidente di questa Regione, ma una precisa scelta di revisionismo o di ignoranza storica. Intanto gli consiglierei di leggere qualche libro del piemontese Nuto Revelli per capire di cosa parliamo prima di dichiarare”. Così in una nota Chiara Gribaudo, vicepresidente nazionale del Partito Democratico, sulla dichiarazione del governatore del Piemonte Alberto Cirio sulla campagna di Russia degli Alpini durante la seconda guerra mondiale.
“Perché no, Presidente, gli alpini nella 'campagna di Russia' non difendevano la nostra libertà. Perché non c’era nessuna libertà: erano stati inviati al macello senza gli strumenti adeguati e senza un piano, da Mussolini per affiancare le truppe d’invasione naziste - prosegue la deputata dem - 230 mila italiani, tra cui tantissimi alpini, mandati al massacro in Russia da un dittatore per la sua sete di potere”.
“Ricordiamo e rispettiamo il sacrificio di quei ragazzi mandati a morire nel fango e nella neve con le scarpe di cartone, ma la libertà, anche di dire certe castronerie, è stata difesa in altri momenti, nella Resistenza combattuta da tante e tanti eroi civili e militari. E il 25 aprile può essere un giorno adatto per commemorare chi ha difeso la libertà e anche chi è morto in una folle guerra voluta dal fascismo”, conclude Gribaudo.
Redazione

Chiara Gribaudo