Carne "anonima" a Racconigi, Coldiretti Cuneo: "Stop all'illegalità a tavola"
I vertici provinciali dell'organizzazione: "Bene l’operazione della Guardia di Finanza che ha stanato una tonnellata di carne totalmente priva di indicazioni sull’origine"“Ringraziamo le Forze dell’Ordine che si impegnano a contrastare i troppo frequenti episodi di illegalità che riguardano il cibo, è una vergogna che la tonnellata di carne anonima sia stata sequestrata in un territorio come la Provincia di Cuneo che è la patria della carne, culla oltretutto della storica razza bovina Piemontese”. È quanto dichiara il presidente di Coldiretti Cuneo, Enrico Nada, commentando la notizia del sequestro a Racconigi di una tonnellata di carne bovina, suina, ovina e avicola, totalmente priva di indicazioni sulla tracciabilità.
La Guardia di Finanza, in collaborazione con l’ASL CN1, ha stanato il capannone di una società di Racconigi attiva nel commercio all’ingrosso che, senza alcuna autorizzazione, conservava, lavorava e confezionava carni completamente sprovviste di etichetta di origine, per immetterle nei canali della ristorazione o venderle a privati.
“Ben vengano i controlli delle Forze dell’Ordine che, anzi, vanno rafforzati proprio a tutela della sicurezza alimentare dei consumatori. Scovare casi come questo significa fare chiarezza e sanzionare chi mette a repentaglio la salute dei cittadini e fa concorrenza sleale alle imprese oneste che agiscono nel rispetto delle regole garantendo assoluta qualità e salubrità dei prodotti agroalimentari” sostiene il direttore di Coldiretti Cuneo, Fabiano Porcu.
“Ancora di più dopo simili fatti, è evidente come sia di straordinaria urgenza completare in Europa il processo di piena trasparenza dell’origine su tutti i prodotti alimentari. Andiamo avanti con la petizione #nofakeinitaly che ogni cittadino può firmare per dire basta all’inganno dei cibi importati e camuffati come italiani” conclude il presidente Enrico Nada.
c.s.
RACCONIGI Coldiretti