"Nel 2019 in Piemonte c’erano 500 chilometri di linee ferroviarie sospese: oggi sono scesi a 372"
Con queste parole l’assessore regionale Marco Gabusi ha sintetizzato l’informativa illustrata nella Seconda commissione, in merito alle linee sospese o soppresse“Nel 2019 in Piemonte c’erano 500 chilometri di linee ferroviarie sospese che oggi sono scesi a 372, cerchiamo di migliorare il servizio ai viaggiatori pur essendoci ancora molto da lavorare, con la riapertura quindi di 128 chilometri". Con queste parole l’assessore Marco Gabusi ha sintetizzato l’informativa illustrata nella Seconda commissione, presieduta da Mauro Fava, in merito alle linee ferroviarie sospese o soppresse.
Nei prossimi anni per riuscire a riaprire tutte le linee attualmente sospese ci vorranno circa 400 milioni di euro di investimenti, oltre a 45 milioni all’anno aggiuntivi per i costi dell’esercizio. Intanto alcune linee sono state riaperte, come la Casale-Mortara e la Asti-Alba che completano l’anello di collegamento tra i territori delle Province di Cuneo, Asti, Alessandria e la Lombardia.
Nel corso della seduta sono intervenuti per richiedere precisazioni e chiarimenti Monica Canalis, Nadia Conticelli, Alberto Avetta, Domenico Ravetti (Pd), Alice Ravinale (Avs), Alberto Unia (M5s) e Roberto Ravello (Fdi).
Sollecitato dagli interventi dei commissari, l’assessore ha concordato sull’importanza del biglietto unico integrato che si cercherà di adottare ed estendere con le riaperture e i nuovi contratti.
Redazione

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