Nel 2023 in Piemonte i morti sono stati più del doppio dei nuovi nati
Il censimento Istat registra il record negativo di natalità, solo le migrazioni dall'estero sostengono la crescita demograficaNel 2023 in Piemonte i morti (54.045) sono stati più del doppio dei nuovi nati (25.077). È uno dei dati emersi dal censimento permanente della popolazione, le cui analisi regionali sono state pubblicate dall’Istat. La popolazione residente in Piemonte a fine 2023 ammontava a 4.251.623 persone, sostanzialmente stabile rispetto al 2022 (+272 individui).
La nostra regione, come il resto del Paese, ha toccato un nuovo record negativo di natalità: i nati, come detto, sono stati 25.077, ben 898 in meno rispetto all’anno precedente. Si è ridotta, però, anche la mortalità, con 4.820 decessi in meno rispetto al 2022.
L’età media si è alzata leggermente rispetto al 2022, passando da 47,8 a 47,9 anni. Cuneo si conferma la provincia più giovane insieme a Novara (rispettivamente 46,7 e 47,1 anni), Alessandria e Verbano-Cusio-Ossola sono quelle più anziane (50,2 e 49,4 anni). Gli stranieri censiti sono 428.905 (+8.665 rispetto al 2022), il 10,1% della popolazione regionale. Provengono da 177 Paesi, prevalentemente da Romania (30,4%), Marocco (11,8%) e Albania (8,8%).
I dati della Granda
In provincia di Cuneo i residenti a fine 2023 erano 581.631, il 13,7% del totale della popolazione regionale, con un aumento di 895 unità rispetto al 2022 (solo Novara e Torino, insieme alla Granda, fanno registrare un saldo positivo). Negativo anche per la nostra provincia, però, il saldo naturale dato dalla differenza tra nuovi nati e decessi (-3.004). A compensare il saldo migratorio interno (+690), ma soprattutto quello dall’estero (+3.685).
La “spinta” della componente straniera alla crescita della popolazione è data dai 62.039 residenti di nazionalità estera presenti nella Granda, in crescita rispetto ai 61.685 dell’anno precedente: il 10,7% dei residenti in provincia di Cuneo è straniero, percentuale leggermente superiore a quella su base regionale. In generale, ad eccezione di Asti, che presenta un tasso di crescita negativo (-1,9%), tutte le province presentano un incremento della popolazione straniera residente rispetto all’anno precedente, con valori che oscillano tra lo 0,6% di Cuneo e il 6,7% di Biella.
La fisionomia dei Comuni
Il 51,1% dei 1.180 Comuni piemontesi ha una popolazione fino a mille abitanti: in questi risiede il 6,6% della popolazione totale. Il 22,5% della popolazione vive nei 442 Comuni tra i mille e i 5 mila abitanti. Nei due comuni con oltre 100 mila abitanti (Torino e Novara) vive il 22,4% della popolazione, mentre il 19,3% in quelli con popolazione tra 20 mila e 50 mila abitanti. Torino è l’unico Comune a superare il mezzo milione di residenti (851.199 unità) ed ha circa otto volte la popolazione di Novara (102.187 unità), secondo Comune più popoloso della regione. Tra il 2022 e il 2023, per tutte le classi di ampiezza demografica, si osserva una sostanziale stabilità, tranne una leggera diminuzione nei comuni fino a mille abitanti (-0.4%) ed un lieve incremento in quelli con oltre 100 mila abitanti (0,4%). Il comune più piccolo è Briga Alta, in provincia di Cuneo, con 41 abitanti.
A causa dell’elevato livello di invecchiamento, nei piccolissimi Comuni si registra il tasso di natalità più basso, 4,6 nati per mille abitanti, e il tasso di mortalità più elevato, 15,8 per mille; il tasso di natalità tende ad aumentare al crescere dell’ampiezza demografica dei Comuni. Andamento analogo, ma contrario, per il tasso di mortalità, che diminuisce all’aumentare della dimensione demografica.
La composizione delle famiglie
In Piemonte al 31 dicembre 2023 si contavano 2.001.951 famiglie, con un incremento del 2,5% rispetto al 2011 (erano 1.953.360), mentre è diminuito il numero medio di componenti per famiglia, passando da 2,22 a 2,11, al di sotto del numero medio nazionale (2,24). La crescita del numero di famiglie è superiore alla media regionale nelle province di Torino (+3,8%), Cuneo (+3,2%) e Novara (+3,1%). Al contrario, le province di Vercelli e Biella registrano le maggiori diminuzioni, rispettivamente del 2,4% e dell'1,2%. Nella regione la tipologia familiare più frequente è quella delle famiglie unipersonali (39,5% del totale), seguono le famiglie con due componenti (29,5%), entrambe superiori alle relative medie nazionali (rispettivamente del 36,8% e del 27,2%). Le famiglie più numerose, con almeno tre componenti, rappresentano oltre il 30% del totale. Tra le province piemontesi, Cuneo (2,21), Novara (2,20) e Asti (2,15) registrano il numero medio di componenti più alto e una percentuale significativa di famiglie con quattro o più componenti (rispettivamente 17,6%, 16,2% e 15,3%), superiori alle medie della regione. Viceversa, Alessandria si distingue per la più bassa dimensione familiare media (2,05) e la più alta incidenza di famiglie unipersonali (41,3%).
Andrea Dalmasso

Istat