Nuovo ospedale di pianura, in autunno il via alla progettazione
Pubblicato a fine giugno il bando, offerte fino al 30 settembre. Stamattina a Savigliano l'incontro tra Icardi e i Sindaci del territorioEntro fine settembre verrà affidato l’incarico per la progettazione, che partirà in autunno. Entro la primavera del 2024 è prevista la convocazione della conferenza dei servizi. A giugno 2024, infine, l’approvazione del progetto di fattibilità tecnico-economica, sufficiente per aprire la gara d’appalto. Da lì in poi la "palla" passerà nelle mani dell'Inail. È il cronoprogramma per il nuovo ospedale per il Quadrante Nord Ovest della provincia di Cuneo, che sorgerà a Savigliano. A fare il punto con i Sindaci e i rappresentanti degli enti del territorio è stato l’assessore regionale alla Sanità Luigi Icardi, durante l’incontro convocato stamattina presso la Crusà Neira di Savigliano. Un momento di aggiornamento sulla situazione dell’edilizia sanitaria, con il nuovo ospedale "di pianura" a fare da tema principale, e dei servizi sanitari del territorio.
Ad aprire la mattinata l’intervento del direttore generale dell’Asl CN1, Giuseppe Guerra, che ha annunciato l’intenzione di creare una fondazione per sostenere il nuovo ospedale, sulla scia di quelle di Alba e dell’Aso Santa Croce. La nuova struttura, che sorgerà fuori dall’abitato di Savigliano lungo la direttrice per Saluzzo, a ridosso dello stabilimento Panna Elena, prevede 325 posti letto, 57 posti tecnici, 19 sale diagnostica, 8 sale operatorie, 2 sale emodinamica e cardiologia interventistica, 4 sale blocco parto e 34 ambulatori. Le dimensioni dell’ospedale, per utilizzare un paragone utilizzato da Icardi, saranno simili a quelle di Verduno.
“Ci tenevo ad essere qui stamattina, per dare ai rappresentanti del territorio una visione su dove siamo adesso e dove andremo nei prossimi anni: questo è per noi un dovere. In Piemonte stiamo avviando procedure per la costruzione di nove ospedali. Si tratta di scelte complicate, ed è complesso trovare accordi tra tutte le istituzioni che hanno voce in capitolo”, ha detto Icardi, che ha poi ripercorso le tappe del percorso del nuovo ospedale.
Nel protocollo d’intesa dello scorso 7 novembre il Comune si era impegnato a procedere con le varianti urbanistiche necessarie, e l’iter è attualmente in corso. L’Asl era invece tenuta a predisporre lo studio di prefattibilità da mettere a gara entro nove mesi dal ricevimento del quadro esigenziale da parte della Regione, quindi entro ottobre 2023: “Il bando per la progettazione è stato pubblicato il 30 giugno, in anticipo sul cronoprogramma: le offerte saranno aperte fino al 30 settembre, poi sarà affidato l’incarico e potranno partire i lavori per la progettazione”, ha spiegato l’assessore.
L’opera sarà finanziata, come già noto, con fondi Inail. “È stata valutata, ma ritenuta non adeguata, una proposta di partenariato pubblico-privato. Allo stato attuale non vi sono elementi che richiedano una modifica delle decisioni prese a novembre”, ha detto Icardi: “Sarà un’ospedale che servirà per la fase acuta della malattia, per quelle croniche manterremo le strutture attuali. Si farà inoltre ricerca e formazione, ci saranno alcuni ambulatori ad alta efficienza”.
Il progetto di fattibilità tecnico economica ha fondi per 2.582.106,57 euro. I fondi stanziati in totale da Inail per l’ospedale ammontano a 195 milioni, più altri 250 mila euro all’interno dei 1.654.800 euro stanziati da Inail per il Piemonte per l’aumento dei costi delle materie prime.
L’ex sindaco di Santo Stefano Belbo ha poi illustrato i programmi per il futuro degli attuali ospedali di Savigliano, Saluzzo e Fossano. Per il “SS. Annunziata” di Saluzzo sono in piedi due ipotesi: entrambe prevedono la dismissione dell’immobile ex Enel di via Torino, con ricollocazione nei locali dell’ospedale. Alcuni stabili dovranno subìre interventi strutturali per l’adeguamento sismico. Nell’ospedale di Fossano, oltre all’attività ambulatoriale, ci sarà la reintroduzione della medicina sportiva e della medicina riabilitativa. Per l’ospedale di Saluzzo sono invece in programma il potenziamento del centro dialisi, la realizzazione della nuova rianimazione. La struttura, che vedrà anche l’introduzione di nuove dotazioni tecnologiche, entrerà nella rete delle case e degli ospedali di comunità, diventando inoltre centrale operativa territoriale.
A Fossano, inoltre, sorgerà in un’area messa a disposizione dal Comune la nuova sede della Maxiemergenza, per una spesa complessiva di 6 milioni e 900 mila euro. L’obiettivo della Regione è ottenere l’autorizzazione ministeriale entro fine anno, per poi partire con le gare d’appalto.
Andrea Dalmasso
SAVIGLIANO Saluzzo - Savigliano - Fossano