Ora è ufficiale: il parco del Castello di Racconigi riapre domani. Ma la polemica non si placa
Accessibile solo il primo anello. Protestano i racconigesi: “La conferma solo mezza giornata prima. Abbiamo già perso 60mila turisti”La notizia è diventata ufficiale solo ora: dopo oltre nove mesi di stop, dal 14 agosto 2018, il parco del Castello di Racconigi riapre i battenti. La conferma arriva dalla direzione dopo un sopralluogo, nonostante in un primo tempo il Polo Museale avesse indicato come termine per la riapertura la fine di giugno. Era stato il ministro dei beni culturali Bonisoli, la scorsa settimana, a fissare il primo giugno come scadenza.
Promessa rispettata, insomma, anche se ad aprire domani sarà solo il primo anello del parco. Nulla è dato sapere, per il momento, sul destino della restante parte degli spazi. Non è quindi la fine di una vicenda che ormai da mesi si trascina tra promesse, annunci, dietrofront e polemiche.
Dai primi di aprile è attiva su Facebook la pagina 'Ridateci il parco del Castello di Racconigi', forte di oltre 6500 seguaci. Ad animarla è Virna Lava, torinese di nascita e racconigese d’adozione, che non si è certo fermata alla protesta virtuale. Lo scorso 18 maggio, con l’aiuto del Comune, è riuscita nell’impresa di portare in piazza un migliaio di concittadini e altri amanti del parco per chiedere la riapertura della grande area verde, all’insegna dell’hashtag #ridateciilparco. Prima di questa manifestazione c’era già stata la mobilitazione dei bambini delle scuole materne, elementari e medie, per iniziativa della direzione scolastica.
L’annunciata riapertura è anche merito loro, ma il modo in cui è stata gestita la vicenda scontenta gli amanti del parco: “Siamo arrivati a una conferma a mezza giornata dalla scadenza, senza la pubblicità che la notizia meriterebbe. Domani riaprirà il primo anello di due chilometri, un terzo della superficie complessiva. È il tratto meno alberato e non sappiamo in quali condizioni siano gli arredi della dacia russa, lasciati esposti per tutto l’inverno, né i prati. Soprattutto nessuno sa quando e se riaprirà tutto il parco”.
Sullo stato degli spazi verdi e dei sentieri più lontani dal Castello, a Racconigi ci si interroga con inquietudine. Anche perché l’incidente del 14 agosto scorso è solo l’ultimo episodio in una vicenda di incuria che si snoda da tempo: già tra giugno e luglio, per esempio, si erano segnalate chiusure a singhiozzo. “Ciò che nel dibattito non emerge mai - spiega la portavoce della protesta - è il fatto che la manutenzione fosse venuta a mancare da prima: cestini da svuotare, erba alta, perfino il piazzale antistante il Castello che si sta trasformando in un prato. Noi crediamo che la caduta dell’albero abbia rappresentato solo una scusa per chiudere tutto e non affrontare i problemi”.
Lo stesso Bonisoli, in occasione della sua visita lampo a Racconigi, aveva puntato il dito contro “le anime belle che si sono stupite di questa situazione”, domandando polemicamente: “Dove eravate quando bisognava fare la manutenzione?”. Ma il Comune e i residenti non ci stanno a farsi mettere sotto accusa: i problemi, dicono, erano stati segnalati alla Regione e al Polo museale, sebbene quest’ultimo il giorno prima del flash mob #ridateciilparco avesse affermato che l’amministrazione comunale non aveva richiesto “in nessuna forma” informazioni sugli sviluppi dei lavori né sulle tempistiche.
Tra uno scambio di accuse e l’altro, l’unica certezza è che il Castello rischia di perdere la parte più ampia del suo gioiello verde per un’altra stagione, con pesantissime ripercussioni sull’indotto turistico. Gli ingressi nel solo parco sono stati 81.488 nel 2017, l’ultimo anno per cui è disponibile un report completo: “Tenendo conto di questo dato, possiamo ipotizzare che con la chiusura siano mancate almeno 60mila presenze - sostiene Virna Lava - perché questi erano stati i numeri del periodo tra metà agosto e fine maggio nell’ultimo anno. Ma è probabile che sia una stima al ribasso, considerando che dal 2015 i visitatori sono sempre stati in crescita”.
Il prossimo 2 giugno lungo il perimetro delle mura si correrà la StraRacconigi, che nelle edizioni precedenti veniva ospitata dal parco. Tutti i partecipanti indosseranno la pettorina “ridateci il parco” per reclamare la riapertura totale di quello che nel 2010 era stato scelto come vincitore del concorso 'I parchi più belli d’Italia'. Accadeva meno di dieci anni fa, ma sembra davvero una storia del passato.
Andrea Cascioli
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