Per Riboldi il vino fa bene alla salute (ma per l'OMS no)
L'assessore regionale alla Sanità in occasione di Vinitaly ha citato alcuni studi annunciando l'intenzione di trasmetterli alle Asl: "Negli ultimi anni si è fatto allarmismo"“Ci sono studi che dimostrano come il vino faccia bene alla salute: non c'è occasione migliore del Vinitaly per ribadirlo, e per annunciare che trasmetteremo questi studi ai Dipartimenti di prevenzione delle Asl e ai produttori del Piemonte. In questo modo vogliamo sfatare certe leggende popolari sul vino".
Lo ha detto - ripreso dall'Ansa - l'assessore regionale alla Sanità Federico Riboldi, che ieri nello stand del Piemonte della manifestazione in corso a Verona è intervenuto nell'appuntamento “Salute e consumo di vino nella dieta mediterranea”.
Una presa di posizione, quella di Riboldi, destinata a far discutere: l’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC), sostenuta da una mole imponente di ricerche ed evidenze scienitifiche, ha infatti classificato l'alcol come agente cancerogeno fin dal 1988. In generale, secondo un recente studio pubblicato su The Lancet Public Health dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), non esiste un livello di consumo di alcol considerato sicuro, posizione sulla quale è allineata la grandissima parte della comunità medica mondiale.
Riboldi, però, tira dritto: "Negli ultimi anni in Europa - ha detto l'assessore regionale - sono state adottate scelte che, per controllare fenomeni di abuso di sostanze pericolose, hanno utilizzato tra i diversi strumenti quello dell'allarmismo, anche sul vino. L'alcol è considerata sostanza potenzialmente cancerogena da istituti europei, ma ci sono anche esperti del mondo sanitario che confermano il vino come alimento che contrasta l'insorgenza di malattie, comprese quelle cardiovascolari e oncologiche. Bisogna quindi evitare criminalizzazioni e individuare percorsi per promuovere un consumo consapevole".
a.d.

Federico Riboldi