'Piano Magni' addio, si va verso l’ospedale unico tra Savigliano e Saluzzo
Il problema principale è dove costruire. Due le alternative: una in centro e l'altra sulla provinciale tra le due cittàPiano Magni addio, si torna a parlare di un ospedale unico tra Saluzzo e Savigliano. Il percorso che porta il nome dell’ex direttore generale dell’Asl CN1 Francesco Magni, intrapreso dalla giunta Chiamparino e inizialmente proseguito dall’amministrazione regionale in carica sarà abbandonato. Le valutazioni fatte dall’assessorato alla Sanità hanno valutato negativamente la convenienza economica dell’investimento che avrebbe previsto la riqualificazione di tre strutture oggi non al top dell'efficienza: l'ospedale principale a Savigliano (con il potenziamento del pronto soccorso), quello di “area vasta” a Saluzzo e un presidio di riabilitazione di 2° e 3° livello a Fossano con lungodegenza, procreazione assistita, hospice, radiologia e ambulatori specialistici integrati con la rete ospedaliera.
La stima fatta qualche anno fa portava a un costo di 53 milioni di euro per gli adeguamenti, ma ulteriori approfondimenti hanno praticamente raddoppiato il costo stimato soltanto per l’ospedale S.S. Annunziata di Savigliano. “Il Piano Magni purtroppo è troppo oneroso per poter essere applicato e avrebbe anche delle difficoltà logistiche notevoli - ha commentato l’assessore regionale alla Sanità Luigi Icardi -: inoltre avere un cantiere che faccia un’operazione di riqualificazione su una struttura come quella di Savigliano a ospedale funzionante sarebbe un’impresa”.
La ricetta di Icardi per sistemare per i prossimi decenni la sanità dell’area a nord-ovest della Granda, oggi distribuita su strutture vecchie e non adeguate, è costruire un nuovo ospedale: "La necessità è quella di pensare a un sito condiviso con sindaci e territorio, penso sia più prudente e rispondente a quelle che sono le necessità delle cittadinanza”.Il problema principale però, come avvenuto per il il nuovo HUB di Cuneo (l'altro ieri la commissione speciale del Comune ha indicato l’area del Carle, in frazione Confreria dopo un lungo ‘testa a testa’ con l’attuale sede del Santa Croce), resta il dove.
Al momento le alternative sono due: l’area intorno all’ospedale di Savigliano e una alle porte della città, sulla provinciale in direzione Saluzzo, più facilmente raggiungibile anche dall’ex marchesato. “Al momento le aree che mi hanno fatto presente sono queste due - ha concluso Icardi - Sentirò i sindaci e vedremo se ci saranno altre proposte, poi faremo un analisi comparativa delle aree, con i pro e i contro, sottoporremo i risultati al territorio. Certamente si tratterà di una scelta condivisa”. La struttura dovrebbe essere un ospedale di dimensioni ‘medie’, con circa 200 posti letto. Il costo ipotizzato è tra i 160-170 milioni di euro. A Saluzzo e Savigliano gli attuali edifici verrebbero riconvertiti, con costi decisamente minori, in case della salute.
s.m.
SAVIGLIANO Saluzzo - Savigliano - Ospedale - Luigi Icardi