Resistenza, Calderoni contro Sacchetto: “Affermazioni fantasiose e antistoriche”
Il consigliere regionale dem contesta la riflessione del collega di FdI sui comunisti che “non combatterono per la democrazia”: “La storia dice altro”Riceviamo e pubblichiamo:
Egregio Direttore,
ho letto in queste ore una riflessione del consigliere regionale Claudio Sacchetto. La sua rilettura della Resistenza arriva a poche ore da due episodi che segnalano chiaramente il tentativo della destra piemontese di riscrivere la storia d’Italia secondo una logica di comodo.
Il primo è l’incredibile gaffe del presidente Cirio, che ha definito l’invasione nazista dell’Unione Sovietica “una campagna di libertà”.
Il secondo è quanto accaduto in Consiglio regionale, dove Fratelli d’Italia e Lega - con la complicità silenziosa di Forza Italia e della Lista Cirio - hanno approvato un emendamento ideologico a un ordine del giorno sulla Giornata della Memoria, equiparando la Shoah alle Foibe e facendo ancora una volta della scuola un campo di battaglia culturale. Il tutto nel giorno in cui proprio Cirio richiamava all’unità sul tema della memoria.
Alla luce di questo contesto, la sua lunga lettera appare tutt’altro che una riflessione storica. È, piuttosto, l’ennesimo tassello di una strategia revisionista che, per esigenze di consenso immediato e allineamento ideologico, non esita a manipolare i fatti e a processare le intenzioni di chi ha combattuto per restituire all’Italia la libertà e la dignità.
Sacchetto scrive che i comunisti non combatterono per la democrazia. Ma la storia dice altro: la Resistenza, pur nella pluralità delle sue anime, fu guidata anche da una leadership comunista che seppe costruire con le altre culture politiche un’alleanza larga, solida, capace di gettare le fondamenta della nostra Repubblica e della nostra Costituzione.
Una classe dirigente nata nelle montagne, tra le fila partigiane, che unì cattolici, socialisti, liberali, monarchici, azionisti e comunisti. Non per instaurare un regime, ma per ricostruire un Paese distrutto dal fascismo.
È grazie a quella vittoria congiunta, dei partigiani e degli Alleati, che oggi Claudio Sacchetto può scrivere liberamente le sue fantasiose e anti-storiche affermazioni. Ed è grazie a quella vittoria che, tra pochi giorni, potremo scendere nelle piazze a ricordare chi è morto per la libertà.
Sperando, per una volta, di incontrare gli esponenti di tutte le forze politiche parlamentari, caro consigliere, perché la verità non si cancella e resiste, con la forza dei fatti, anche alle vostre più fantasiose revisioni.
Buon 25 aprile!
Mauro Calderoni
Consigliere Regionale - Partito Democratico del Piemonte
Redazione

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