"Si affidano alle forze di Polizia compiti che non sarebbero di loro competenza"
L'intervento di Giulia Marro (AVS) e di Cuneo Possibile dopo la denuncia delle sigle sindacali di Polizia sulla situazione della Questura di Cuneo"La denuncia delle sigle sindacali di Polizia sulla situazione della Questura di Cuneo ha portato a un risultato concreto: grazie alla loro mobilitazione, il tavolo di contrattazione con il Questore ha accolto tutte le richieste presentate, garantendo così il ripristino della reperibilità pattizia e degli orari in deroga. Un segnale positivo, perché è inaccettabile che chi lavora nelle forze dell’ordine debba operare in condizioni insostenibili mentre si continua a parlare di sicurezza senza affrontarne le reali criticità". È quanto si legge in un comunicato stampa diffuso da Cuneo Possibile.
La consigliera regionale Giulia Marro (AVS – Possibile) commenta: "Bene che le richieste delle sigle sindacali siano state accolte, ma questo non basta. Si continua a ignorare il problema strutturale: si affidano alle forze di Polizia compiti che non sarebbero di loro competenza, costringendole a gestire emergenze sociali che dovrebbero essere affrontate con strumenti adeguati e servizi dedicati".
Prosegue il comunicato: "La sicurezza non si costruisce con la repressione, ma con prevenzione e investimenti strutturali. E invece, ogni giorno vediamo lo svuotamento delle politiche sociali e la criminalizzazione del dissenso e della marginalità. La Polizia viene chiamata a occuparsi di emergenze sanitarie e sociali, mentre carceri sovraffollate e senza risorse diventano contenitori di persone con problemi psichici o dipendenze. Inoltre garantire la sicurezza significa anche mettere chi lavora nel settore nelle condizioni di operare con maggiore serenità, avere tempo e spazio per formarsi e costruire un rapporto di fiducia con la cittadinanza, in particolare con i gruppi più vulnerabili. Significa dotare le forze dell’ordine di strumenti adeguati e reti di supporto che permettano di affrontare le problematiche sociali alla radice, evitando di trasformarle in un corpo destinato solo alla repressione. Chiediamo dunque che il governo si assuma la responsabilità di affrontare questi nodi con politiche serie e strutturali, evitando di scaricare sulla Polizia il fallimento delle politiche sociali. In questi giorni di approvazione del bilancio regionale, lo ricorderemo alla Giunta: servono investimenti reali per rafforzare le reti di supporto sociale e costruire un clima di fiducia tra cittadine, cittadini e istituzioni. Solo così potremo avere forze dell’ordine capaci di operare con efficacia, dignità e rispetto dei diritti di tutte e tutti".
Redazione

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