'Stop al latte straniero, serve puntare sul made in Cuneo'
Coldiretti ha chiesto alla Regione i dati delle importazioni e dice stop agli aiuti alle industrie che scelgono il latte straniero anziché quello locale, a scapito degli allevatori cuneesiRiceviamo e pubblichiamo da Coldiretti Cuneo.
Con i supermercati presi d’assalto a causa dell’emergenza Coronavirus e le buone vendite registrate per i prodotti lattiero-caseari, è inaccettabile che alcuni caseifici stiano comunicando l’abbassamento del prezzo pagato agli allevatori. Lo rileva Coldiretti, che ha chiesto l’intervento della Regione Piemonte a tutela delle aziende agricole del comparto, 1.200 in Provincia di Cuneo che ogni anno producono 6 milioni di quintali di latte e quasi 30 formaggi, di cui 5 a denominazione di origine protetta.
“Al Presidente Cirio e all’Assessore Protopapa – dichiara Roberto Moncalvo, Delegato Confederale di Coldiretti Cuneo – abbiamo chiesto di attivarsi al più presto presso i Ministeri dell’Agricoltura e della Sanità per conoscere i dati delle importazioni di latte dall’estero poiché è assurdo che, in questo delicato momento, ci siano industrie piemontesi che continuano ad importare latte anziché valorizzare la produzione del nostro territorio”.
“Tali aziende agroindustriali – prosegue Moncalvo – non dovranno accedere ad eventuali aiuti, regionali e non, destinati alla filiera lattiero-casearia. Si tratta di correttezza e trasparenza nei confronti dei nostri allevatori che stanno continuando a garantire, nonostante le difficoltà, la produzione”.
Coldiretti denuncia le speculazioni e le storture in atto a sostegno delle imprese che, insieme alle loro famiglie, stanno vivendo una fase storica così drammatica, e a tutela del Made in Italy: l’appello #MangiaItaliano lanciato da Coldiretti va messo in pratica, mai come ora, con atti concreti da parte della grande distribuzione.
Sull’intero territorio nazionale Coldiretti ha attivato la casella di posta elettronica [email protected] per raccogliere informazioni e segnalazioni sulla base delle quali agire a livello giudiziario, se non verranno fornite adeguate motivazioni.
Si è anche attivato il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale con la casella di posta [email protected] dove segnalare restrizioni e discriminazioni verso i prodotti italiani.
Se necessario, Coldiretti chiederà l’intervento della Guardia di Finanza e l’esclusione dei responsabili di comportamenti scorretti da qualsiasi forma di indennizzo economico che il Governo metterà in campo per affrontare l’emergenza Coronavirus.
Per maggiori informazioni visitare il sito web https://cuneo.coldiretti.it.
c.s.

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