Vandali alla foiba di Basovizza. Scotti: “Oltraggio alla storia”
Il Comitato 10 Febbraio della provincia di Cuneo condanna il vilipendio alla memoria delle vittime: “Un atto sconsiderato”Riceviamo e pubblichiamo:
Proprio mentre il Comitato 10 Febbraio in provincia di Cuneo e in tutta Italia sta commemorando l’immane tragedia delle foibe e dell’esodo, a Trieste sulla foiba di Basovizza che ricordiamo essere monumento nazionale, ignoti hanno vilipeso la memoria dei parenti delle vittime e del Paese intero scrivendo: “Trieste è un pozzo”, lo slogan titino “morte al fascismo libertà ai popoli” e ancora “Trieste è nostra!”. Un atto sconsiderato che dovrà essere certamente verificato in modo da portare in manette i responsabili che agiscono con il favore della notte.
“Non possiamo più permettere che qualche nostalgico del dittatore comunista Tito possa permettersi di scrivere frasi simili passandola liscia” commenta Denis Scotti, presidente provinciale di Cuneo e regionale del Comitato 10 Febbraio: “Dobbiamo continuare a richiedere a gran voce con tutti i mezzi e a tutti i livelli, l’istituzione del reato di negazionismo e vilipendio alla memoria dei martiri delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata”.
Il Comitato 10 Febbraio da tempo richiede la modifica della legge n.94 del 2004 che ha istituito per legge il Giorno del Ricordo. L’obiettivo è quello di inserire il reato di negazionismo e vilipendio a tutti coloro i quali offendano il dramma delle foibe e dell’esodo, evitando anche così che certi sedicenti scrittori, possano continuare a speculare sulla pelle della nostra gente.
Comitato 10 Febbraio - Provincia di Cuneo
Redazione

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