Caso Egea, parla la difesa di Carini: “Tutti gli utili sono stati reinvestiti in azienda”
A carico dell’ex patron della multiutility albese un sequestro da 3,6 milioni. Si ipotizza il reato di false comunicazioni sociali: “Dimostrerà la sua innocenza”L’avvocato Michele Galasso afferma in una nota la “totale innocenza” dell’ex patron di Egea Pier Paolo Carini, in relazione al sequestro preventivo da 3,6 milioni operato dalla Guardia di Finanza nei confronti dell’imprenditore albese.
Si ipotizza il reato di false comunicazioni sociali, relativo ai bilanci presentati dalla Egea Spa per gli anni 2017-2021. “Si tratta - spiega il legale - di ipotesi di reato che riguardano una vicenda molto complessa e molto articolata, attinente al corretto inserimento e alla esatta valorizzazione di alcune poste di bilancio. Situazione ulteriormente complicata dal fatto che alcune valutazioni strategiche erano di tale complessità da dover essere affidate a sofisticati sistemi software”.
La difesa sottolinea che “il procedimento è ancora nella sua primaria fase di indagini e che per giustificare un sequestro preventivo è sufficiente il semplice ‘fumus’ del reato”, e ribadisce che “l’ingegner Carini dimostrerà la propria innocenza nelle competenti sedi”. “Fin d’ora un dato è certo” aggiunge l’avvocato Galasso: “Tutti gli utili ricevuti da Egea spa sono stati dall’ingegner Carini reinvestiti in Egea spa, ovvero in quella stessa società che - in ipotesi d'accusa - egli avrebbe dovuto sapere in grave perdita”.
Redazione
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