Cinque anni e mezzo alla badante che trascinò in Romania l’anziana che accudiva
Il pm ne aveva chiesti sette. Anca Egorov, in carcere da giugno, ha sottratto a un’ottantenne 300mila euro, usati per acquistare una tabaccheria a Santo Stefano BelboAveva approfittato dell’età e delle condizioni emotive di un’ottantenne astigiana di Castagnole Lanze, vedova da poco, per appropriarsi di tutto il suo patrimonio. Ben 317mila euro, utilizzati fra l’altro per acquistare una tabaccheria a Santo Stefano Belbo, nella centrale piazza Umberto I, che poi sarebbe stata rivenduta a ignari acquirenti nell’ottobre dello scorso anno.
Anca Egorov, rumena, 47 anni, è stata condannata dal tribunale di Asti a cinque anni e mezzo per circonvenzione d’incapace e autoriciclaggio. La donna è in carcere da giugno, a seguito di un aggravamento della misura cautelare: gli inquirenti hanno accertato che dagli arresti domiciliari aveva violato il divieto di comunicare.
Per otto anni la vedova che doveva accudire era stata costretta a vivere in Romania presso l’abitazione della madre della badante, trasformata in una casa di riposo abusiva. “Viveva come una regina” ha obiettato la Egorov, ma i giudici non le hanno creduto. Anche perché nel frattempo lei amministrava in Italia i beni della signora, impossessandosi della casa di Castagnole Lanze, di due polizze vita e dei soldi, gestiti tramite una delega a operare a nome della pensionata e trasferiti, con la causale “acquisto tabacchi”, sul proprio conto personale.
Per la badante l’accusa aveva chiesto una condanna a sette anni di carcere. Oltre alla pena comminata, i giudici hanno disposto il versamento di una provvisionale di 300mila euro in favore dell’anziana: 13mila euro sono già stati sequestrati, insieme agli immobili.
Redazione
SANTO STEFANO BELBO Santo Stefano Belbo - Cronaca - processo - circonvenzione - Anca Egorov