“Non c’era salmonella negli ovetti Kinder”: la Procura “assolve” Ferrero
L’infezione contratta da un ragazzino a Ravenna portò all’apertura di un’indagine. Ma le analisi dei Nas e dell’Istituto Zooprofilattico scagionano l’aziendaL’infezione da salmonella che colpì un ragazzino ravennate di dodici anni, finito in ospedale insieme alla sorella, non è da addebitarsi agli ovetti Kinder che aveva mangiato poco prima. Lo sostiene, per la seconda volta, la Procura romagnola, sulla scorta delle analisi condotte dai Nas dei Carabinieri e dall’Istituto Zooprofilattico di Bologna.
Il batterio non era nei prodotti Ferrero e va quindi esclusa ogni correlazione, malgrado quanto sostenuto in un esposto con cui la famiglia si era opposta all’archiviazione iniziale. L’episodio del marzo 2022 era stato ricondotto nell’immediato a un focolaio di salmonellosi registrato nello stabilimento della Ferrero ad Arlon, in Belgio. Quasi duecento casi erano stati denunciati in dodici diversi Paesi europei, soprattutto tra bambini di età inferiore ai dieci anni. La Ferrero aveva disposto il ritiro precauzionale di alcuni lotti di Kinder Schoko-Bons prodotti ad Arlon e poi la sospensione totale delle attività dello stabilimento. Anche in Italia erano stati effettuati ritiri, limitati alla provincia di Bolzano. Ancora a fine giugno di quest’anno il sito belga, dove si produce il 7% dei prodotti Kinder a livello mondiale, era stato fermato per sospetta presenza del batterio.
Ora arriva una seconda richiesta di archiviazione della vicenda per quanto riguarda l’episodio ravennate, sulla quale dovrà pronunciarsi il giudice per le indagini preliminari.
Redazione
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