Operazione Barbarossa: torna in carcere uno dei capi della locale astigiana della ‘ndrangheta
L'operazione conclusa nello scorso maggio aveva coinvolto anche la Granda, con arresti e sequestri nella zona dell'albeseVincenzo Emma, il 36enne ritenuto uno dei promotori della locale astigiana della ‘ndrangheta svelata dall’indagine del Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Asti, già sottoposto alla misura degli arresti domiciliari, dopo l’esecuzione dei provvedimenti cautelari avvenuta nello scorso mese di maggio, nell’ambito dell’Operazione Barbarossa, coordinata dai magistrati della Direzione Distrettuale Antimafia di Torino Paolo Cappelli e Stefano Castellani, è stato nuovamente tratto in arresto nella mattinata odierna e condotto presso il carcere di Asti. L'operazione aveva coinvolto anche la Granda, con arresti e sequestri nella zona dell'albese.
I militari del Nucleo Investigativo che, nell’ambito di un costante monitoraggio dei soggetti legati alla cosca di stampo mafioso, avevano deferito l’arrestato per le violazioni delle prescrizioni imposte dalla misura degli arresti domiciliari, hanno proceduto all’esecuzione del provvedimento del GIP del Tribunale di Torino Giacomo Marson, il quale prendendo atto della gravità delle inosservanze commesse da parte del pregiudicato, disponeva il ripristino della misura della custodia cautelare in carcere.
c.s.
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