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Quattro aziende del vino sospese tra Langhe e Roero: più del 10% dei lavoratori erano in nero
Le verifiche dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro, da inizio anno, hanno evidenziato irregolarità in nove delle diciannove imprese controllate. Due erano recidiveInizio d’anno di intense verifiche da parte dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Cuneo, con particolare attenzione al personale occupato nei lavori di potatura delle viti nelle aree della Langhe e Roero.
Nel 2025 - fa sapere l’ente - sono state già ispezionate 19 aziende vitivinicole, delle quali 9 hanno evidenziato profili di irregolarità. Nel dettaglio, sono stati individuati 15 lavoratori in nero e sono state notificati 4 provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale per il superamento della soglia del 10% di lavoro irregolare. In due casi il provvedimento è stato adottato con aggravio di recidiva, in quanto i datori di lavoro destinatari erano già stati sanzionati per la medesima ragione nell’ultimo quinquennio. In un altro caso il provvedimento di sospensione è derivato dalla mancanza del Documento di Valutazione dei Rischi (Dvr).
Dall’analisi del contesto sanzionatorio emerge che la maggior parte delle irregolarità riguarda il fenomeno del “contoterzismo”, ovvero di imprese senza alcuna organizzazione imprenditoriale, senza alcuna attrezzatura né tantomeno possesso o uso di appezzamenti coltivati, cui le aziende agricole si affidano per svolgere alcuni servizi in appalto.
L’ITL di Cuneo, diretto dai primi dell’anno da Giuseppe Falcone sottolinea come “questa prassi non esoneri da responsabilità l’azienda agricola committente, soprattutto in ordine alle differenze retributive e contributive”.
c.s.
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