Caso BiOlevano, revocati gli arresti domiciliari per l’imprenditore sommarivese Valerio Rosso
Il 56enne è tra gli indagati per la maxi frode da 143 milioni ipotizzata dalla Guardia di Finanza di Pavia. La difesa: “Primo passo verso l’accertamento dei fatti”Il tribunale del Riesame di Milano ha annullato nei giorni scorsi le misure cautelari agli arresti domiciliari emesse dal gip di Pavia nei confronti di Valerio Rosso e Giancarlo Aghemo, indagati insieme all'ex ad di Saipem (ne è uscito dal 2012) Pietro Franco Tali per associazione per delinquere e truffa aggravata in relazione all'erogazione di incentivi statali connessi alla centrale a biomasse di Olevano.
A darne notizia lo scorso lunedì 15 febbraio è stato un comunicato dell’agenzia Ansa. L’imprenditore di Sommariva Perno Valerio Rosso, 56 anni, era stato insieme a due sue dipendenti tra i destinatari di una misura cautelare nell’ambito delle indagini sulla presunta frode ai danni dello Stato che coinvolgono le tre società di cui è socio e amministratore, fornitrici di biomasse legnose per la centrale lombarda.
Il provvedimento soddisfa il difensore di Rosso e Aghemo, avvocato Nicola Menardo dello Studio Grande Stevens: “La decisione costituisce un primo passo verso l'accertamento della verità dei fatti, ben diversa da quella ipotizzata dalla Procura”. Nell'inchiesta, nel gennaio scorso, erano state eseguite undici misure cautelari (6 arresti domiciliari e 5 obblighi di firma) ed erano stati sequestrati oltre 143 milioni di euro di contributi pubblici ottenuti con la truffa ai danni dello Stato. Al centro delle indagini la Biolevano, azienda attiva nel settore delle energie alternative che avrebbe ottenuto questi fondi indebitamente.
Redazione
SOMMARIVA PERNO Guardia di Finanza - Sommariva Perno - Cronaca - frode - energie rinnovabili