Danneggiò il noccioleto di Alberto Cirio “per invidia”. Dopo le scuse patteggia in tribunale
Un agricoltore 64enne di Cherasco è l’autore del gesto vandalico. Dalla denuncia del presidente della Regione Piemonte si è arrivati al processoQuattro mesi di reclusione, con pena sospesa, per il danneggiamento di un noccioleto su un terreno confinante al suo. Non uno qualunque: si trattava infatti di un appezzamento in frazione San Bartolomeo di Cherasco, affittato all’azienda “Le nocciole delle Langhe” di Alberto Cirio e proprietà dell’Istituto diocesano per il sostentamento del clero.
G.R., 64enne cheraschese, di professione agricoltore, ha ammesso di essere l’autore del gesto vandalico ai danni del presidente della Regione Piemonte. Nessun movente politico, solo umani sentimenti di invidia: “L'ho fatto perché lui è ricco e io sono povero” ha confessato in tribunale, dopo aver chiesto scusa a Cirio e risarcito una parte del danno.
La vicenda era partita con la scoperta dei danni inferti a circa 200 barbatelle, le piantine di nocciola messe a dimora, nell’aprile del 2023. Erano state in parte tagliate con un paio di cesoie, in parte sradicate dai filari. Cirio ha presentato denuncia e i carabinieri sono risaliti all’autore di quel “colpo di testa”.
“Lui può permettersi quel campo come passatempo, io invece vivo di agricoltura. Non ho altro” ha detto l’agricoltore, per spiegare come mai fosse “arrabbiato con il mondo”.
Redazione
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