La piromane di Monticello aveva già colpito: un video la inchioda
Da prima della morte di Davide Hu circolava nelle chat un filmato che mostrava la ladra incendiaria: aveva dato fuoco a un negozio a Canelli, perché non fu fermata?La domanda se la sono posta in molti, da prima che si levassero gli ultimi fumi del tragico rogo a Monticello d’Alba. Stanka Batashka, la ladra piromane venuta da Canelli, poteva essere fermata prima che il suo assurdo gesto provocasse la morte di Jie Hu?
La donna è in carcere, in attesa di giudizio, per quanto accaduto all’Ipershop Express nel pomeriggio del 19 settembre scorso: è lei, sostengono gli inquirenti, la responsabile dell’incendio al negozio di articoli per la casa gestito dal 35enne cinese, sposato e padre di tre figli. Jie Hu, per tutti “Davide”, morì nel tentativo di spegnere le fiamme, soffocato dalle esalazioni tossiche. La Batashka sarebbe stata arrestata nelle immediate vicinanze, con la refurtiva che aveva portato via dal locale.
Un incendio appiccato per distrarre i titolari e le commesse e fuggire con qualche oggetto rubato, senza curarsi delle conseguenze. Ma non era la prima volta, perché esattamente cinque giorni prima, il 14 settembre, la 35enne bulgara aveva colpito nello stesso modo al Centro Calzaturiero dello shopping center “Il Castello”, a Canelli. Anche in quel caso le fiamme erano divampate senza controllo, danneggiando anche un bar e una farmacia nella galleria del centro commerciale. A notare per primo la colonna di fumo nera e densa, che si levava dal magazzino del negozio di scarpe, era stato un passante. Non ci era scappato il morto, ma per quello, purtroppo, era solo questione di giorni.
Già dalle ore successive al rogo si era diffuso uno spezzone del filmato delle telecamere di sorveglianza, che vi mostriamo ora in anteprima: si vede in modo chiaro la donna avvicinarsi al bancone dopo aver afferrato un paio di forbici, per poi sottrarre un contenitore. Quel video era circolato molto su Whatsapp, tra i commercianti cinesi dell’Astigiano e dell’Albese: fate attenzione, era il messaggio. Anche Davide Hu aveva ricevuto l’avviso, e più tardi la visita di tre persone che si sarebbero allontanate in modo sospetto, quando il titolare del negozio aveva chiesto loro se cercassero qualcosa. Succedeva il 18 settembre, un lunedì, il giorno prima del rogo in cui avrebbe perso la vita.
Questo è l’altro grande interrogativo nella vicenda: la Batashka ha davvero fatto tutto da sola? Tra l’incendio di Canelli e quello di Monticello passano cinque giorni, ma in quella settimana la bulgara avrebbe inanellato, secondo l’ipotesi della Procura, una sfilza di reati sempre più gravi. Compresa la rapina in una cascina di Cossano Belbo, il giorno 12: la padrona di casa era stata presa a pugni in faccia e colpita con una macchina fotografica dalla malvivente, che la teneva sotto il tiro della pistola. Tutto questo per rubare un cellulare e il portafoglio con i documenti e il bancomat (che la ladra aveva poi utilizzato per fare spese da oltre 1100 euro, ad Alba). Sempre in quei giorni, per la precisione tra il 9 e il 15, aveva messo a segno ben quattro furti in abitazione (tre a Loazzolo, uno nel comune di Canelli) e sottratto la borsa della cliente di un negozio di abbigliamento, di nuovo a Canelli. Un’escalation criminale che nessuno ha potuto fermare, fino alle più tragiche conseguenze.
Redazione
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