Padre di tre figli morì nel rogo del suo negozio: l’imputata chiede l’abbreviato
Per la morte di “Davide” Jie Hu, il 35enne ucciso da un incendio doloso a Monticello d’Alba, Stanka Batashka comparirà in giudizio il 5 aprileSi terrà il 5 aprile il processo per la morte di Jie Hu, detto Davide, il commerciante cinese di 35 anni ucciso da un rogo doloso nel suo negozio di Monticello d’Alba.
Stanka Batashka, cittadina bulgara, classe 1988, è in carcere per il tragico episodio del 19 settembre scorso: dalle indagini è emerso che la donna, una ex bracciante residente nell’Astigiano, aveva appiccato il fuoco con lo scopo di introdursi nel negozio di articoli per la casa e rubare. Jie Hu, sposato e padre di tre figli, in Italia da un quindicennio, era morto dopo essere rientrato nei locali con un estintore, soffocato dalle esalazioni. Sua moglie Suyan, scampata alle fiamme, e gli altri familiari devono ora valutare se costituirsi parti civili o accettare il risarcimento proposto: ad assistere la famiglia Hu è l’avvocato Ferruccio Calamari.
La Batashka, difesa dall’avvocato Maria Montemagno, è tuttora reclusa in carcere a Torino. È accusata anche di una serie di reati commessi nei giorni precedenti al rogo, tra cui un altro incendio a scopo di furto che era stato appiccato nel centro commerciale “Il Castello” di Canelli, cinque giorni prima. Nello stesso periodo la donna si era introdotta in una cascina a Cossano Belbo, col volto coperto da una bandana e una pistola in pugno. Dalla padrona di casa, dopo averla presa a pugni e colpita al volto con una macchina fotografica, si era fatta consegnare il portafoglio e un telefono cellulare. Oltre a questa rapina, le sono attribuiti quattro furti in abitazione privata nell’Astigiano (tre a Loazzolo e uno a Canelli) e il furto di una borsa in un negozio di Canelli, sempre nei giorni precedenti il rogo mortale.
Andrea Cascioli
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