Scoperto a Bra un commercio illecito online di tabacchi e prodotti per il fumo
L'operazione "Cartine in fumo" è stata condotta dalla Guardia di Finanza braideseLa Guardia di Finanza del Gruppo di Bra ha concluso una complessa attività di polizia giudiziaria in materia di commercializzazione di prodotti accessori ai tabacchi da fumo (filtri e cartine arrotolate per sigarette), scaturita da una segnalazione dai Reparti Speciali della Guardia di Finanza che monitorano i prodotti commercializzati online sui più noti marketplace. Dal primo gennaio 2020, tali prodotti sono assoggettati ad imposta di consumo ed essendo assimilati ai tabacchi non possono essere venduti al pubblico se non attraverso le rivendite fisiche autorizzate e, comunque, mai online. Pertanto, partendo dall’analisi di alcune inserzioni presenti sul marketplace di un noto sito internet, i militari del Gruppo braidese hanno scoperto un rilevante quantitativo di cartine e filtri per arrotolare le sigarette commercializzato senza la preventiva e obbligatoria autorizzazione dell’Agenzia delle Accise Dogane e Monopoli.
Dopo costanti sopralluoghi e appostamenti presso i luoghi interessati dall’indagine nonché grazie all'ispezione di tutte le inserzioni pubblicate online da un soggetto residente nel braidese, i finanzieri, autorizzati dalla Procura della Repubblica di Asti, hanno sequestrato 10 chili di prodotti accessori ai tabacchi da
fumo pronti per essere immessi illecitamente sul mercato oltre ad un personal computer utilizzato per la vendita online degli stessi prodotti.
L’intera attività eseguita ha permesso di rilevare l’avvenuta commercializzazione di circa 2 milioni di unità e il sequestro di 300 mila prodotti accessori ai tabacchi da fumo, nonché di deferire il responsabile alla Procura della Repubblica astigiana per aver commercializzato senza autorizzazione i citati ingenti quantitativi di prodotti. Nonostante la specificità della materia trattata, non usuale per il territorio cuneese, l’attività di servizio del Gruppo di Bra, partendo da una semplice segnalazione circa l’esistenza di eventuali violazioni della normativa in materia di vendita online di prodotti soggetti ad Accisa, ha consentito di contrastare un illecito commercio, abilmente celato dietro le intricate maglie del web.
Redazione
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