Addio allo scultore Raffaele Mondazzi, autore del monumento ai fiumi di Cuneo
L’artista 66enne è rimasto vittima di un tragico incidente. Nel 1998 aveva realizzato l’’Allegoria dei fiumi Gesso e Stura’ per la rotonda di piazza TorinoÈ morto nella sera di venerdì 29 novembre lo scultore e docente dell’Accademia Albertina Raffaele Mondazzi. L’artista è caduto dal tetto del suo magazzino di Lombardore, nel territorio della città metropolitana di Torino, venendo ritrovato ormai privo di vita dai Carabinieri di Leinì che erano stati allertati dal fratello.
Mondazzi era nato a Mercato Saraceno (Forlì) nel 1953 ma si era trasferito a Torino fin dal 1960, frequentando il liceo artistico e il corso di scultura dell’Accademia Albertina di Belle Arti. Dal 1975 è stato assistente di scultura presso la stessa Accademia. Negli anni 1982-83 ha tenuto un corso di restauro di scultura antica presso la Missione Archeologica Italiana di Hyerapolis di Frigia (Turchia) diretta da Daria Ferrero De Bernardi, e presso i Musei Archeologici di Istanbul e Smirne.
Nella Granda è ricordato soprattutto come autore del monumento-fontana in marmo nero di Ormea ‘Allegoria dei fiumi Gesso e Stura’, realizzato nel 1998 per gli ottocento anni della città di Cuneo e posizionato sulla rotonda di piazza Torino.
Nel corso della sua attività l’artista ha esposto in varie mostre collettive e personali, tra cui quelle negli Istituti Italiani di Cultura di Istanbul e Bucarest, ed eseguito diverse opere di committenza pubblica a Gesico, Alassio, Pietra Ligure, Gabiano Monferrato, Ventimiglia, Chiusanico, Ormea, Asti, al Colle dell’Agnello, Carrù, Villanova Mondovì, Saint-Vincent. Ad Asti ha eseguito la copia della statua quattrocentesca di San Secondo posta sulla facciata della chiesa dedicata al santo ed il ritratto bronzeo di Giovanni Pastrone nel Teatro Alfieri. Le sue opere si trovano in collezioni private a Torino, Asti, Stresa, Pessione, Mondovì, Cuneo.
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