Ancora tensioni nel carcere del Cerialdo, l'Osapp: "Agenti si trovano a fronteggiare un girone dantesco"
La denuncia del sindacato della Polizia Penitenziaria. Nei giorni scorsi nuovi episodi di violenza: in un caso un detenuto si è arrampicato sul tetto pretendendo di essere trasferitoL’OSAPP (Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria) lancia un altro grido d’allarme sulla situazione che si sta vivendo all’interno del carcere del Cerialdo di Cuneo. Gli agenti di Polizia Penitenziaria della casa circondariale - si legge in una nota - “si trovano a fronteggiare un vero e proprio ‘girone infernale dantesco’, con eventi critici che mettono seriamente a rischio la sicurezza dell’istituto”: “Nell’ultimo mese le aggressioni al personale, le colluttazioni, i gesti anticonservativi e le proteste simili a quelle di un paese del terzo mondo sono diventate all’ordine del giorno. Un episodio particolarmente preoccupante ha visto un detenuto di origine straniera arrampicarsi sui tetti della struttura, pretendendo di essere trasferito”.
La stessa scena si è poi ripetuta il 12 giugno, quando un altro detenuto, dopo essersi arrampicato sulle grate del campo sportivo, ha raggiunto la parte centrale dell’istituto, lanciando tegole verso gli agenti intervenuti. Prosegue la nota: “A queste criticità si aggiungono risse tra i detenuti, il rinvenimento di telefoni cellulari e sostanze alcoliche artigianali, oltre all’abuso di psicofarmaci e droghe, rendendo la situazione ancora più ingestibile. Nonostante tutto, il personale di Polizia Penitenziaria dimostra un encomiabile coraggio e dedizione, rimanendo in prima linea per garantire la sicurezza e l’ordine all’interno della struttura. Questa situazione emergenziale evidenzia l’urgenza di un intervento politico con provvedimenti e riforme del sistema penitenziario. È indispensabile riconoscere il sacrificio e l’abnegazione degli agenti di Polizia Penitenziaria che, con grande professionalità, affrontano quotidianamente queste gravi criticità. L’auspicio è che le istituzioni a cui sono state ripetutamente segnalate queste situazioni, rispondano prontamente e senza indugiare oltre a questo allarmante grido d’aiuto, per sostenere e proteggere chi, ogni giorno, lavora per la sicurezza di tutti".
Redazione
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