Assolti gli ex sindacalisti Snals accusati di truffa all’Inps
Ai quattro ex insegnanti si imputava di aver percepito migliaia di euro non dovuti sulle pensioni, grazie ai distacchi sindacaliSi è chiuso con una piena assoluzione davanti al tribunale di Cuneo il processo a quattro ex insegnanti e sindacalisti accusati di truffa aggravata ai danni dell’Inps.
L’ente pensionistico si era costituito come parte civile nel procedimento a carico dei quattro, figure storiche della rappresentanza sindacale in qualità di dirigenti dello Snals: le professoresse G.D. e C.B. erano state entrambe segretarie provinciali del sindacato autonomo, il professor P.R. è coordinatore nazionale del settore primario e il professor M.C. è stato a lungo segretario amministrativo della stessa sigla.
Per questo tutti loro hanno usufruito di distacchi sindacali dai primi anni Ottanta fino alla pensione. Sulla scorta di una serie di indagini relative allo Snals, avviate in seguito a un’inchiesta di Nadia Toffa per Le Iene, la pm Carla Longo contestava agli ex docenti di aver percepito indebitamente diverse migliaia di euro di pensione, grazie a una maggiorazione fittizia degli stipendi negli ultimi mesi di lavoro.
Nel mirino della Procura una gestione del sindacato definita “familiare e approssimativa”. Si contestava la presenza di cifre irrealistiche nella contabilità sui distacchi, di versamenti di contributi effettuati da conti privati, di mansioni legate al rinnovo delle RSU ritenute ‘straordinarie’ e che dovrebbero invece essere considerate parte dell’ordinaria attività per un sindacalista.
I difensori degli imputati, gli avvocati Bruno Dalmasso, Gianmaria Dalmasso e Claudio Massa, sostenevano invece che non sussistesse alcun illecito dal momento che l’attività per il sindacato era stata svolta in maniera continuativa e tutti i contributi erano stati versati con regolarità all’Inps. Inoltre, ha aggiunto in sede di replica l’avvocato Bruno Dalmasso, “la stessa Inps ha confermato in una circolare che il rapporto tra associazioni sindacali e i loro dipendenti va considerato un rapporto fiduciario e non un rapporto di lavoro”.
Andrea Cascioli
CUNEO truffa - INPS - Pensioni - Sindacato - Snals