Borgo, danneggiamenti e rifiuti al "Tesoriere": "Serve più educazione al rispetto della cosa pubblica"
Le riflessioni di Nicola Mellano, presidente della Cooperativa Fiordaliso, che gestisce l'area, molto frequentata dai giovani borgarini“Utilizzerei questi episodi come spunto di riflessione sul rispetto del bene pubblico. In un’area dedicata ai bambini dispiace ancora di più riscontrare questi piccoli danni, che a volte sembrano quasi dei dispetti. Poi c’è la questione del rispetto dell’ambiente: un anno e mezzo di Covid sembra non averci insegnato nulla, se poi si trovano di continuo mascherine, carte e cartacce per terra, con i cestini a pochi metri di distanza”. A parlare è Nicola Mellano, presidente della Cooperativa Fiordaliso, che gestisce l’area del Tesoriere a Borgo San Dalmazzo. Un’area tra le più frequentate da bambini e ragazzi di Borgo, in cui a inizio giugno si è verificato uno spiacevole episodio, con alcuni ragazzini che hanno danneggiato il lavandino del bagno del chiosco. L’episodio è stato segnalato al Comune e il danno già riparato. Non un danno ingente ma - come detto dal presidente della Cooperativa Fiordaliso - utile come spunto di riflessione: “Non bisogna generalizzare, in molti hanno comportamenti rispettosi, ma vorrei evidenziare altri atteggiamenti di non rispetto dell’ambiente e della cosa pubblica: quello dell’abbandono dei rifiuti è un tema più diffuso, lo vediamo in quasi ogni area del Tesoriere, sia quelle dedicate ai bambini che quelle frequentate da adulti”.
“Noi stiamo riqualificando un’area, - prosegue Mellano - e una riqualificazione impone di rispettare delle regole, impone di avere una capacità di rispettare il bello e la cosa pubblica. Non voglio puntare troppo il dito sul danno in sé, che è stato lieve, ma è una situazione che va affrontata dal punto di vista educativo, della capacità della comunità e delle famiglie di dare delle regole, che oggi non c’è o comunque non è abbastanza diffusa. Vorrei invitare tutti a entrare al Tesoriere comportandosi come se si fosse a casa propria, con il rispetto che si deve alle cose, anche perché il rischio è che poi ci sia un dispendio di risorse ed energie sia del gestore che del Comune, che deve intervenire per eventuali riparazioni”.
a.d.
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