Botte agli Ex Lavatoi, l’imputato ammette: “Ho picchiato un uomo, chiedo scusa”
In seguito al pestaggio un 44enne bovesano ha subito un trauma cranico e facciale. Per l’episodio sono accusati due amici monregalesiHa ammesso la propria responsabilità, chiedendo scusa per quanto accaduto, uno dei due monregalesi accusati per il pestaggio di un 44enne di Boves agli Ex Lavatoi di Cuneo.
E.L., classe 1988, amico e coetaneo del coimputato D.S., ha spiegato di aver colpito con un pugno il bovesano, a seguito di una discussione che coinvolgeva altri avventori. A causa dell’aggressione, avvenuta nell’aprile del 2019, la persona offesa aveva riportato un trauma cranico e facciale e ferite alla mandibola, oltre alla perdita di alcuni denti. Altri testimoni hanno parlato di ingiurie nei suoi confronti pronunciate da entrambi gli imputati e di un pestaggio con calci e pugni, forse scaturito da qualche parola di troppo. E.L., però, ha fornito una diversa versione dei fatti: “Quella sera ero agli Ex Lavatoi con il mio amico D.S. e un’altra amica comune. A un certo punto ho avuto un battibecco con alcune persone, per una spallata e qualche sguardo sbagliato. Ho preso uno spintone e sono finito addosso a un altro cliente del locale. Ho pensato che volesse colpirmi e d’istinto gli ho tirato un singolo pugno all’altezza dell’occhio: subito dopo sono stato afferrato dai buttafuori e trascinato fuori dalla discoteca”.
In merito all’accaduto, il 34enne si è detto pentito e disposto a risarcire nei limiti delle sue possibilità: “Tengo a precisare - ha aggiunto - che non ci sono stati calci o altro”. La sua ricostruzione non è molto diversa da quella offerta dal coimputato D.S., se non per il fatto che quest’ultimo sostiene che i buttafuori abbiano in realtà “protetto” sia lui che l’amico, accompagnandoli all’esterno: “Eravamo separati al momento dei fatti, la mia amica mi ha avvisato di quanto era successo. Ho visto una decina di persone avventarsi contro E.L. e ho cercato di frappormi, senza picchiare nessuno”. In merito al ferimento del bovesano, l’imputato sostiene di non aver visto nulla, nemmeno eventuali tracce di sangue.
L’amica menzionata da entrambi gli imputati potrebbe essere la stessa ragazza che, a detta di alcuni testimoni, aveva invitato i due ad allontanarsi dopo la rissa e l’intervento di un carabiniere fuori servizio. Il giudice la ascolterà nella prossima udienza del processo, prevista per l’8 novembre.
a.c.
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